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"Rattrista e amareggia constatare il baratto al ribasso tra le istituzioni liguri e il ministro Lupi sulle infrastrutture liguri": a dirlo il senatore Maurizio Rossi (Gruppo Misto/Liguria Civica), componente della Commissione Lavori Pubblici, intervenuto a margine del vertice romano sulle infrastrutture concluso "con la debacle per la Gronda di Genova".

Rossi aggiunge: "Vedere che si cerca di vendere come un successo il baratto tra l'abolizione della Gronda, che vale almeno tre miliardi di euro, e il tunnel sotto il porto e quello della Val Fontanabuona che valgono non più di 400 milioni, è vergognoso". "La politica della comunicazione positiva sempre e a ogni costo - commenta - non va bene per noi di Liguria Civica che non abbiamo l'anello al naso come non ce l'hanno i cittadini che comprendono come si dissimuli la realtà a fini elettorali".

E ancora: "Il sindaco Doria raggiunge il suo obiettivo di cancellare la Gronda. Anche se non condividiamo, gli si deve almeno dare atto di essere coerente. Ma è agghiacciante la posizione della Regione che canta vittoria con una falsità senza limiti per evitare di ammettere un disastro nella trattativa a pochi mesi dalle elezioni".

Infine Rossi si dice amareggiato "che noi liguri paghiamo gli aumenti di Società Autostrade per le opere previste in convenzione realizzate nel resto del Paese mentre il ministro Lupi cancella le opere in Liguria evitando così agli italiani di contribuire nell'unica opera che interessa il nostro territorio e di migliorare le infrastrutture necessarie alla viabilità turistica e portuale".