Primocanale.it e Il Primo, voci più forti per la Liguria

Il sito Primocanale.it e Il Primo cambiano pelle. Se per il notiziario che quotidianamente viene inviato gratuitamente a migliaia di persone (e a chiunque ne faccia richiesta) si tratta principalmente di una nuova veste grafica, per quanto riguarda il web le novità sono più profonde. E traggono spunto da un’osservazione: il mondo dell’informazione si sta radicalmente modificando, sulla spinta di molteplici fattori interni ed esterni ad esso, e Primocanale rimarrà il principale gruppo editoriale con solide radici in Liguria, senza l’esigenza di mediare le proprie posizioni con interessi che non riguardano i liguri. O che, peggio, possono entrare in conflitto. Le nostre battaglie saranno quelle dei liguri e per i liguri. Dietro il nuovo modo di presentarsi e affrontare gli argomenti, di conseguenza, Primocanale.it avrà tutta una serie di caratteristiche tese ad alzare ulteriormente l’asticella del servizio informativo svolto.

Sarà completo, veloce, facile, utile, curioso, coraggioso e aperto. Si tratterà, cioè, di un modello giornalistico che affronterà ogni argomento (politica, economia, cronaca, cultura, sport, eventi e quant’altro) più che mai pensato e gestito con la finalità di mettere la Liguria, e non solo, a disposizione di tutti con un semplice click. Ottenendo, in questo modo, tutte le notizie per sapere che cosa ci succede intorno, raccontate senza alcuna reticenza o accondiscendenza verso il potere – ma anzi assumendo ancor più il ruolo di “cane da guardia” – ricco di approfondimenti sui vari temi trattati e aperto alle opinioni di chi legge. Ci saranno, inoltre, le informazioni base di cui si può aver bisogno quotidianamente per soddisfare anche le necessità minime.

Per il gruppo editoriale Primocanale si tratta di un nuovo, grande sforzo, con investimenti in persone e tecnologie che ne caratterizzeranno maggiormente la vocazione di media company, cioè di azienda che utilizza più piattaforme informative – la televisione ne è un altro caposaldo – per andare incontro alle crescenti sfide poste dal mercato. Il tutto, come sempre, senza chiedere un solo centesimo di euro a internauti e telespettatori.