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Nel suo intervento a Palazzo Madama Rossi ha sottolineato che "a Genova le piccole attività, commercianti e artigiani, oltre alle migliaia di cittadini, hanno pagato il prezzo più alto e sono stati lasciati soli nel 'fango'. Ed è proprio a loro che ho voluto dare voce dato che cercano un concreto aiuto dalle Istituzioni per rialzarsi. Per questo è necessario che Governo, Regione e Comune si facciano carico, una volta per tutte, di questa emergenza".
Dal tavolo con le associazioni di categoria sono emerse alcune proposte riassunte in una lettera che il senatore Rossi ha consegnato al ministro e promossa da tutte le sigle principali. Tra le richieste "una Legge speciale per interventi ad hoc, non soltanto nel settore idraulico ma anche in quello della programmazione delle emergenze alluvionali; la sospensione delle tasse e dei tributi locali e nazionali; che siano rese disponibili entro pochi mesi le somme per gli alluvionati, cambiando le norme di legge sul risarcimento danni; la creazione di un fondo per il credito attraverso la Camera di Commercio e la Regione al fine di garantire, a tassi agevolati l'accesso al credito delle imprese colpite; attivare finanziamenti a favore di tutti i commercianti e gli artigiani che si trovano nelle zone a rischio per l'installazione di barriere di protezione; prevedere piani di evacuazione che definiscano le modalità di comportamento di ciascun imprenditore in caso di emergenza".
A conclusione del suo intervento il senatore genovese ha rivolto l'invito affinché "si eviti che la situazione di panico che si è creata possa trasformarsi in continui 'allarmi' tali da impedire lo svolgimento delle attività commerciali, così come si è verificato nel 2011".
IL COMMENTO
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