economia

Furlan (Cisl): "Ci vuole rispetto per chi sfila in corteo"
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"Adesso riteniamo che il Paese non abbia bisogno di scioperi, nè di occupare le fabbriche ma che le fabbriche siano piene di occupati". Lo ha detto Anna Maria Furlan, segretario generale della Cisl, a Genova per il congresso regionale del sindacato, parlando del possibile sciopero generale a cui pensa la Cgil. "Il sottosegretario alla presidenza del Consiglio, Graziano Delrio ha parlato di un 'patto sociale'" e "credo che quello sia il modo giusto: le forze sociali e politiche insieme per far ripartire lo sviluppo e creare lavoro". Sugli scontri a Roma tra polizia e lavoratori delle acciaierie di Terni, il leader Cisl parla di "una cosa non solo incomprensibile, ma anche ingiustificabile”. 

Per la Furlan infatti quanto accaduto a Roma è "lo specchio di una mentalità diffusa nel Paese", che non attribuisce più la giusta importanza al lavoro. “I lavoratori e i delegati sfilavano in corteo per salvaguardare la loro dignità di lavoratori e il loro posto di lavoro. Credo che anche quello che è successo ieri sia frutto di una mentalità ormai diffusa nel Paese, almeno in questi ultimi anni, che non vuole più salvaguardare la dignità e la centralità del lavoro. Ci vuole tanto rispetto per chi è in corteo per salvaguardare il proprio posto di lavoro, l’esistenza della propria azienda e il bene della propria famiglia”. Il segretario della Cisl chiede poi al Governo di rimettere al centro dell’agenda politica l’importanza del lavoro.“Faccio un appello a tutte le parti sociali, ma soprattutto a chi governa: rimettiamo al centro il lavoro”.

“L’episodio è troppo grave per lasciarlo passare di nascosto”. È invece il giudizio di Ivano Bosco, segretario generale della Camera del lavoro di Genova. Bosco si scaglia contro il premier Renzi. “La manifestazione di ieri era unitaria, non era solo della Fiom o della Cgil. Era una manifestazione pacifica nella quale si chiedevano certezze rispetto a un impegno che il presidente del Consiglio aveva assunto durante la Leopolda. L’impegno si è invece tradotto in manganellate e botte ai lavoratori in maniera del tutto ingiustificata. Un episodio gravissimo”.

Per il segretario della Camera del Lavoro non si è trattato di azioni personali, ma di un ordine venuto dall’alto. “Non ci sono giustificazioni per quello che ha fatto la polizia. I retro pensieri vengono naturali. Non si capisce come in un clima di così alta attenzione ci possano essere episodi di questo tipo. I lavoratori non volevano andare ad occupare la stazione. Erano distanti e c’era tutta la possibilità di fermarli prima, di creare dei cordoni. Sappiamo che la polizia ha il dovere di garantire l’ordine pubblico, ma non quello di manganellare i lavoratori. Crediamo che non siano scatenati individualmente, ma che ci sia stato un ordine ben preciso di colpire i lavoratori.

Bosco annuncia che anche a Genova domani ci sarà uno sciopero di 4 ore in risposta a quanto avvenuto a Roma. "Domani 4 ore di sciopero anche a Genova con un presidio in piazza Massena. Prima della manifestazione del 25 ottobre scorso abbiamo fatto diverse assemblee e abbiamo trovato un clima molto surriscaldato. Ci sono dei veri e propri drammi che si stanno vivendo. E’ bene non sottovalutare questa situazione”.

E sul clima teso che si respira anche a Genova, Bosco sottolinea l’intenzione di andare avanti con le azioni di protesta. “Genova è già un polo caldo. Genova è una città che sta perdendo giorno dopo giorno dei pezzi del proprio tessuto industriale. Abbiamo tanti segnali di un’economia che si sta distruggendo pezzo per pezzo. Credo che non continueremo ad assistere inermi a questo disfacimento. Reagiremo anche a Genova con azioni di lotta e di sciopero”.

Infine un appello di Bosco al Governo: “abbassare i toni e riconoscere l’importanza del sindacato”.