
Nel documento approvato durante assemblea dell'Associazione nazionale magistrati (Anm), i magistrati affermano di non sottrarsi alla loro "responsabilità", ma chiedono che ci sia "pieno rispetto dei principi costituzionali di autonomia e indipendenza della giurisdizione": dinanzi al "rischio di azioni civili pretestuose - si legge nel documento - le parti di ogni giudizio correrebbero il rischio di trovarsi davanti ad una giustizia non piu' giusta, ma piu' innocua e piu' conformista".
La Anm, dunque, "si oppone con fermezza a ogni intervento che, col pretesto di migliorare l'efficienza del servizio giustizia, produca in realta' l'unico effetto di colpire ingiustamente la Magistratura, ormai giunta oltre i limiti massimi di possibile rendimento, e, di fatto, la qualita' stessa della giurisdizione".
La responsabilità civile delle toghe, aggiunge il leader dell'Anm, "è un tema fondamentale che si unisce a tanti altri: vogliamo una buona giustizia e ci aspettiamo riforme che rispondano alle richieste dei cittadini per un servizio giustizia degno, con la 'G' maiuscola. Abbiamo visto emendamenti e proposte veramente pericolose, come quella sul sindacato dell'interpretazione delle norme. A queste proposte diciamo fermamente di no", dice Sabelli.
Con la mozione approvata a larghissima maggioranza (1.718 voti) l'assemblea dell'Anm ha anche indetto una "Giornata per la giustizia" per il 17 gennaio prossimo "con l'apertura dei tribunali alla cittadinanza e la realizzazione di momenti pubblici di riflessione e di confronto". L'11 dicembre prossimo, invece, saranno convocate assemblee distrettuali, nel corso delle quali sarà letto il documento approvato oggi. "
IL COMMENTO
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