cronaca

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Quattro cortei della Cgil domani mattina a Genova contro la jobs act. Confermato lo sciopero generale, si fermeranno tutte le categorie, compresi i trasporti, ma non i treni.

“Visto lo stato di pesante disagio in cui versa l’intera regione a causa delle pesanti piogge degli ultimi giorni - spiega Giacomo Santoro, segretario generale della Filt-Cgil di Genova – abbiamo deciso di revocare lo sciopero dei lavoratori delle attività ferroviarie impiegati negli impianti di Genova”. Ma a bloccare i treni sarà comunque lo sciopero nazionale del personale del gruppo Fs, dalla mezzanotte alle 21 di venerdì, indetto dai sindacati Cub Trasporti, Cobas lavoro privato e Usb lavoro privato.

In seguito all’alluvione era già stato cancellato lo sciopero generale nel Tigullio Golfo Paradiso e la Cgil chiede alla aziende di devolvere parte della retribuzione a cui rinunciano i lavoratori che aderiscono allo sciopero ai fondi pro alluvionati. 

A Genova domani mattina sono previsti quattro cortei in partenza da piazza Massena, piazzale Kennedy, piazza Corvetto e lungomare Canepa a partire dalle 9 e termineranno tutti in piazza Caricamento con l’intervento dal palco del segretario generale della Camera del lavoro, Ivano Bosco. Per l’intera mattinata quindi il traffico a Genova sarà paralizzato dai cortei in cui sfileranno dai lavoratori delle fabbriche alla pubblica amministrazione, dai pensionati alla scuola, dalle banche agli edili ai trasporti.

Si fermeranno invece gli autobus e la metropolitana di Genova: sciopererà dalle 9.30 alle 17 il personale viaggiante e per l’intero turno tutti i restanti dipendenti. Per i dipendenti dell’aeroporto lo stop è previsto per quattro ore, dalle 10 alle 14. Ai temi nazionali dello sciopero, la Cgil di Genova aggiunge anche quelli che si intrecciano con il territorio: dai timori per le aziende Finmeccanica all’Ilva, dal biomedicale alle infrastrutture, l’edilizia, il trasporto pubblico locale.