salute e medicina

1 minuto e 51 secondi di lettura
Ai nastri di partenza “GenovaSalute”: nel quartiere di San Fruttuoso, nasce il primo ambulatorio di Continuità Assistenziale e di primo soccorso nei giorni festivi e prefestivi, organizzato e gestito dai medici di famiglia genovesi.

Un nuovo servizio, rivolto a tutti i cittadini che hanno problemi di salute non gravi classificati come codici bianchi (“nessuna urgenza - il paziente non necessita del Pronto Soccorso e può rivolgersi al proprio medico”) e verdi (“urgenza minore – il paziente riporta delle lesioni che non interessano le funzioni vitali ma vanno curate”), reso possibile grazie all'iniziativa di un gruppo di medici di famiglia del quartiere di San Fruttuoso aderenti alla cooperativa MedicoopGenova, con il supporto del Consorzio Liguria Salute.

Il servizio “SanFruttuosoSalute” - che sarà seguito, nei prossimi mesi, dall'apertura di altri centri - prenderà il via nei giorni 6-7-8 dicembre in Via Revelli Beaumont n. 28 (piano strada) a Genova, in occasione del primo “weekend lungo” del mese. Sarà aperto nei giorni di sabato e domenica (e nei prefestivi e festivi infrasettimanali) dalle ore 9 alle ore 12 e dalle ore 15 alle ore 18 con la presenza garantita di un medico, anche di medicina generale, e di una infermiera. L'accesso è diretto (senza prenotazione), ed è possibile contattare l'ambulatorio (al numero 324.6874990) per qualsiasi problema di salute o per richieste di visite domiciliari. I costi previsti sono inferiori a quelli del ticket richiesto in Pronto Soccorso: 30 euro per visita base; 40 euro per prestazioni aggiuntive; 50 euro per visite a domicilio.

“Quella in arrivo a Genova è un'esperienza già messa in atto da un decennio sul territorio della provincia di Savona, con risultati significativi sia per la riduzione degli accessi al pronto soccorso, sia per la qualità percepita da parte dei cittadini”, spiega il dottor Francesco Bogliolo, a capo del consorzio Liguria Salute.

“Il nostro servizio parte dal basso, sulla base delle esigenze dei pazienti”, aggiunge il dottor Pierclaudio Brasesco di MediCoop Genova, “che non va in competizione con il servizio pubblico, ma che anzi serve per interagire nell'ottica di una integrazione, al fine di fornire una risposta territoriale alla popolazione in termini di continuità assistenziale".