Emergono nuovi dettagli in merito alla tragedia avvenuta a Rapallo. Secondo quanto riferito da persone vicine alla coppia, i due, non regolarmente sposati, litigavano per l'affidamento del bambino. Più volte entrambi si sono rivolti ai carabinieri ma sono sempre stati convinti dai rispettivi legali a non sporgere denunce per non aggravare la situazione. Negli ultimi dieci giorni sembrava avessero raggiunto un equilibrio. L'uomo vedeva regolarmente il bambino nell'appartamento dove si è consumata la tragedia. Intanto il sindaco di Rapallo Carlo Bagnasco, che conosceva la coppia, ha fatto sapere che il giorno dei funerali sarà proclamato lutto cittadino e verranno annullati gli eventi natalizi programmati.
LA REAZIONE DELLA SORELLA DI LODDO - Pierpaola Loddo, sorella di Alessio, l'uomo di 37 anni che ha ucciso la compagna Gisella Mazzoni a coltellate e poi si è gettato dal quinto piano insieme al figlio di un anno, è intervenuta sulla vicenda, ribadendo come suo fratello non fosse né un violento né uno psicopatico. "Litigavano è vero – ha detto la sorella - ma come la maggior parte delle coppie ed è anche vero che mio fratello non aveva accettato la separazione né da lei né dal piccolo Francesco. Cercate tutti quanti di avere rispetto per le persone che restano e cercano di andare avanti e convivere con questa tragedia, evitando di puntare il dito e giudicare, giudicare sempre". Alessio negli attimi della tragedia ha scritto un sms proprio alla sorella Pierpaola per avvisarla di quanto stava compiendo.
SVILUPPI PROCESSUALI - Secondo quanto ricostruito, il bimbo si trovava nella stanza accanto, nel box, rispetto alla sala dove è avvenuta l'aggressione. Dopo l'omicidio, secondo la ricostruzione, l'omicida ha probabilmente bevuto un liquore e ha messo il bicchiere sporco nella lavastoviglie con i coltelli. È quanto emerso dalla prima ricognizione sul cadavere della donna effettuata dal medico legale Marco Salvi. Il pm Marco Airoldi, che coordina le indagini, non disporrà l'autopsia. "Siamo orientati in tal senso - ha detto il procuratore capo di Genova, Michele Di Lecce - visto che la dinamica di quanto avvenuto e le cause dei decessi sono chiare e le colpe attribuibili con certezza".
LA LETTERA - Loddo ha lasciato una lettera scritta a mano nella casa di via Lamarmora 25, dove si è consumata la tragedia, che è stata sequestrata dai carabinieri. Ha anche inviato due sms alla sorella, rendendo piena confessione dell'omicidio. "Non posso farne a meno. Adesso staremo x sempre insieme tutti e tre". Nel messaggio, inviato dopo avere ucciso la compagna, l'uomo avrebbe anche dato disposizioni su come gestire il conto corrente e i cani che la coppia teneva in casa.
cronaca
Tragedia a Rapallo, la coppia era in lite per l'affidamento del bambino
La sorella di Loddo: "Mio fratello non era né violento né psicopatico"
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