sport

1 minuto e 18 secondi di lettura
Seconda sconfitta stagionale per l'Almore Genova al cospetto della capolista Geas, che così si è presa la rivincita sulle genovesi, unica formazione capace, fin qui, di battere (60-56 il risultato dell'andata) la corazzata sestese, giunta alla 8^ vittoria consecutiva.

 
La sconfitta non toglie nulla all'obiettivo poule promozione, già in pratica (anche se non ancora matematicamente) acquisito dalle ragazze di coach Vaccaro, ma le analogie con la vittoria al fotofinish di pochi giorni fa con la Mercede Alghero fanno suonare un campanello d'allarme.

Entrambe le partite, infatti, sono state caratterizzate da un'applicazione difensiva non all'altezza delle gare precedenti, da attacchi farraginosi con conclusioni perlopiù dettate da soluzioni individuali a ridosso della scadenza dei 24" e quindi con qualità dei tiri che ha spesso lasciato a desiderare.

In entrambe le partite è stato necessario trovarsi sull'orlo del baratro o quasi (-12 al 29' con Alghero, -24 al 23' con il Geas) per fare scattare l'ultima chance, la reazione d'orgoglio, che ha consentito di ribaltare l'incontro nei minuti finali con Alghero e di rendere più accettabile la sconfitta con la capolista.

Risultati diversi anche in virtù, con tutto il rispetto dovuto, della diversa caratura delle due avversarie e della diversa entità del gap da recuperare.

 Coach Vaccaro non ha potuto contare (e lo si è visto durante l'incontro) sulla migliore De Scalzi, fermata tutta settimana da una leggera ma fastidiosa forma influenzale; il coach le dà comunque fiducia, confermandola nello starting five in cui Principi prende il posto di Bozic.(foto Scarfì)