Forti critiche dall'ex presidente della regione Liguria Sandro Biasotti alla gestione della sanità negli ultimi due anni, definita "caotica" e di "fortissimo degrado". Oggetto di stigmatizzazione è stata in particolare la scelta di realizzare l'ospedale di vallata agli Erzelli, che segue quella "demenziale" di insediare nella stessa area la facoltà di ingegneria. Decisioni "prive di logica" che possono trovare una motivazione solo nell' "ossessione Erzelli" di Burlando. Secondo Biasotti lo stato della sanità versa in una situazione "alle soglie del baratro" sui versanti della riorganizzazione, dei servizi alla persona e della finanza. Facendo riferimento a quanto deciso per gli ospedali Evangelico, Busalla, Recco e Sestri Ponente, l'ex presidente della Regione ha chiesto che i nosocomi non siano chiusi. "Quello di Recco - ha ricordato - è stato ristrutturato agli inizi del 2005". Per quanto riguarda i servizi alla persona, ha parlato della mobilità verso altre regioni e di liste di attesa per 48 tipi di prestazioni su 52 che superano i 30 giorni. Criticate anche le scelte sui farmaci generici e quelle sulla soppressione dei certificati medici. Riguardo la finanza della Regione, Biasotti ha detto "siamo al caos: a testimoniarlo è anche l'indagine condotta dalla magistratura di Imperia sull'applicazione dell'Ire". Pronta la replica dell'assessore Montaldo: “I conti della sanità ligure, sebbenemolto complessi, sono sotto controllo; i disavanzi degli anni pregressi sono stati ripianati e il 2007 può partire con una previsione di equilibrio che comporta una significativa riorganizzazione dei servizi, compresa quella che per cinque anni Biasotti non ha fatto, aggravando invece squilibri e ridondanze”. “Sulla sanità – ha aggiunto Montaldo - parlano i fatti a cominciare dalla previsione di equilibrio per il 2007 e dai disavanzi degli anni pregressi ripianati con la Finanziaria 2006”.
Cronaca
SANITA': BIASOTTI ACCUSA, MONTALDO SI DIFENDE
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