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Adesso insorgono i comuni dello spezzino
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Scende a 145 euro a tonnellata il costo che Amiu dovrà pagare per i rifiuti destinati all’impianto di Saliceti, nello spezzino. Resta una cifra superiore del 50% rispetto a quanto si spendeva con lo smaltimento a Scarpino, ma la sforbiciata è stata netta rispetto alla tariffa di 220 euro proposta in un primo momento, e abbassata, guarda caso, dopo il caso sollevato da Primocanale per quello che sembrava un “aiutino” ad Acam in quanto lo smaltimento in altre regioni sarebbe stato molto più conveniente per Genova.

“C’è stata solidarietà da parte di Amiu quando La Spezia era in crisi – giustifica così la scelta Ivan Strozzi attuale direttore generale dell’azienda genovese ed ex A.D. di Acam – ora a parti invertite c’è stato lo stesso spirito positivo”.

Per Acam accogliere i rifiuti genovesi, seppure a tariffa agevolata, rappresenta comunque una boccata d’ossigeno, perché, se non altro, consente di limare il pesante debito pregresso nei confronti della stessa Amiu.

“Portare i rifiuti alla Spezia è una scelta che ha indicato la Regione” ha rivelato oggi l’assessore del comune di Genova Valeria Garotta. Ma ora ad alimentare le polemiche sono proprio i comuni dello spezzino che pagano oltre 200 euro a tonnellata lo smaltimento dei rifiuti a Saliceti, molto più di quanto paga Genova.

Andrea Costa, sindaco di Beverino attacca: “Ci sentiamo presi in giro visto che ci sobbarchiamo costi superiori a quelli in carico a comuni che portano rifiuti da altre province, è una scelta indifendibile”

Giacomo Giampedrone primo cittadino di Ameglia rincara la dose: “Ora voglio capire anche le proporzioni con gli altri comuni della provincia spezzina, ci sono scelte che appaiono incomprensibili: a pagare le scelte sbagliate degli amministratori sono sempre i nostri concittadini”.