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Aperta alla Casa del Cinema di Roma la camera ardente di Francesco Rosi, il regista scomparso il 10 gennaio a Roma. Tra i primi ad arrivare Giuseppe Tornatore, Marco Tullio Giordana, Giuseppe Piccioni, Luca De Filippo, Roberto Andò, l'assessore alla Cultura di Roma Capitale, Giovanna Marinelli, e Francesco Bruni. "Non fiori ma solidarietà per gli immigrati", ha scritto la figlia del regista Francesco Rosi, Carolina, nel necrologio fatto pubblicare sul quotidiano Il Mattino di Napoli.

Arrivato anche il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, accolto dal ministro della Cultura Dario Franceschini, dal presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti e dal vicesindaco di Roma, Luigi Nieri. Durante la commemorazione del regista, il presidente è rimasto seduto in prima fila, accanto alla figlia di Rosi, Carolina, senza intervenire. Hanno ricordato il regista Ettore Scola, Raffaele La Capria, Furio Colombo, il fratello di Rosi, Massimo, Giuseppe Tornatore, Roberto Andò, Marco Tullio Giordana, con la conclusione della figlia del regista. In sala, fra gli altri, anche Paolo Sorrentino, Franco Zeffirelli, Francesco Maselli, Giuliano Montaldo, Nicola Piovani, Ferdinando Imposimato, Liliana Cavani, Lina Wertmuller e Michele Placido.

Il feretro è stato posto al centro della sala più grande ed ha vicino la corona di rose bianche, portata da due corazzieri del presidente della Repubblica. Sul grande schermo scorrono le foto in bianco e nero dei film del cineasta. "Provo un grande dolore per questa perdita. Francesco Rosi era uno di quegli uomini che hanno dato identità e dignità al nostro Paese, persone che oggi ci mancano sempre di più". Così Giuseppe Piccioni commenta la scomparsa del regista all'uscita dalla camera ardente alla Casa del Cinema di Roma.

Invece Marco Pontecorvo, che ha collaborato a lungo con Rosi, lo ha ricordato "come un grande uomo di cui si sentiva forte la presenza sul set. Era poi un amico affettuoso, anche se sembrava schivo e distante. Con lui ho percorso tutti i gradini del lavoro in un film da 'Cronaca di una morte annunciata' a 'La tregua' dove ho dovuto sostituire come direttore della fotografia Pasqualino De Santis morto durante le riprese". Sono arrivati, tra gli altri, anche Marcello Sorgi e i produttori Silvio Lucisano e Francesca Cima.