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"Siamo molto contenti di questa notizia che, se confermata, permetterà all'Istituto di valorizzare le invenzioni e scoperte dei propri ricercatori, creando nuova impresa e nuova occupazione". Così il professor Roberto Cingolani, direttore scientifico dell'Istituto italiano di tecnologia, commenta l'indiscrezione secondo cui verrebbe modificata la norma nell'Investment compact che trasformava l'Iit in un gestore di brevetti.

"Oggi l'IIT ha un capitale di oltre 300 brevetti che vanno dai nuovi materiali, alla robotica, alle nanotecnologie, all'ambito medico e farmaceutico. In questi ultimi mesi abbiamo intensificato gli incontri con possibili investitori sia nel mondo delle imprese che finanziario", aggiunge Cingolani. "L'obiettivo è quello di guidare l'innovazione, cioè l'arrivo sul mercato di nuove tecnologie, soprattutto nell'ambito manifatturiero. Ringraziamo le istituzioni - conclude il professore - per aver dato ascolto alle nostre istanze e a quelle del mondo della ricerca".