cronaca

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Guardia di Finanza e Polizia ha eseguito misure cautelari nei confronti di presunti appartenenti ad un'organizzazione dedita al traffico di droga. L'inchiesta nasce dall'arresto a Fiumicino con 24 kg di cocaina di Federica Gagliardi, la Dama bianca nella delegazione per il G8 di Toronto insieme all'allora premier Berlusconi.

L'indagine degli uomini della Guardia di Finanza e della Polizia, coordinati dalla Direzione distrettuale antimafia di Napoli, ha consentito di scoprire un'organizzazione criminale dedita al traffico internazionale di droga che aveva la base operativa in provincia di Napoli e ramificazioni sia in Italia sia all'estero, in particolare in Spagna, Olanda e Sud America.

L'inchiesta è partita lo scorso 13 marzo quando, all'aeroporto di Fiumicino, Federica Gagliardi fu bloccata all'arrivo da Caracas con 24 chili di cocaina nascosti in uno zainetto e in un trolley. La donna fu soprannominata la Dama bianca quando, a giugno del 2010, fu vista scendere dal volo di Stato che portava il premier Silvio Berlusconi e il suo staff a Toronto per il G8 in Canada. In molti si chiesero che ruolo ricoprisse nella delegazione italiana quella donna completamente vestita di bianco, che era presente anche alla visita del presidente del Consiglio a Panama in quello stesso anno. E pure in quell'occasione era in bianco. Alla fine, la Gagliardi risultò essere la responsabile della segreteria del segretario della Regione Lazio, allora governata da Renata Polverini. Per giustificare la sua presenza al summit di Huntaville fu spiegato che la Dama Bianca, che aveva fatto parte del comitato elettorale della Polverini, durante la campagna aveva avanzato la richiesta di partecipare ad una missione all'estero in caso di vittoria elettorale.

I vertici dell'organizzazione scoperta da Guardia di Finanza e Polizia nell'ambito delle indagini sulla Dama Bianca, avevano contatti diretti con i cartelli sudamericani, dai quali acquistavano grossi carichi di droga. Lo stupefacente, secondo quanto hanno ricostruito gli investigatori, entrava in Italia via terra e, soprattutto, tramite navi ed aerei. Una volta nel nostro paese, la droga finiva in Campania dove andava a rifornire le piazze di spaccio. Nel corso dell'indagine sono stati arrestati diversi corrieri utilizzati per il trasporto della droga - fra i quali secondo l'indagine ci sarebbe stata anche la stessa Gagliardi - e sequestrati complessivamente 93 chili di cocaina e 930 di hashish, per un controvalore al dettaglio stimabile in almeno 35 milioni.