
Quattro gli episodi contestati dal pm, sempre negati dalla maestra che aveva sottolineato di non aver mai trasceso nella sua carriera professionale i suoi doveri. Determinanti per scoprire gli episodi erano state le intercettazioni ambientali. Le indagini erano partite dalla denuncia di una coppia di genitori: dopo la conferma da parte di altre famiglie la polizia aveva ottenuto l'autorizzazione a installare telecamere nell'asilo. Dall'esame dei filmati è emerso che l'insegnante, in presenza di bambini particolarmente vivaci, li aveva presi per i capelli, per il bavero o per le spalle, strattonandoli.
IL COMMENTO
Salis, quanto conta la bellezza in politica?
Dai dazi di Trump al voto per Genova, quando il mondo va alla rovescia