salute e medicina

Riscoperta lettera Dahl del 1988
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Sta facendo il giro di web e social la lettera scritta da Roald Dahl, lo scrittore inglese autore de 'La fabbrica di cioccolato', per esortare i genitori a vaccinare i propri figli contro il morbillo dopo che lui aveva perso la sua bimba proprio a causa di questa malattia.

Il racconto della morte della piccola è stato appena scoperto nei suoi diari segreti, e l'appello è molto condiviso in queste ore negli Usa, alle prese con un'epidemia partita dal parco di Disneyland.

Dahl perse la figlia Olivia all'età di sette anni per una encefalite dovuta al morbillo nel 1962, appena un anno prima del lancio del vaccino. ''All'inizio la malattia ebbe il suo corso normale - scrive Dahl nel 1988 agli abitanti del distretto di Sandwell, in Inghilterra -. Poi una mattina le stavo mostrando come fare dei piccoli animali con degli scovolini da pipa, e quando venne il suo turno di farne uno mi accorsi che le sue dita e la sua mente non stavano lavorando insieme. In un'ora era priva di conoscenza e in dodici ore era morta''.

Per l'encefalite, sottolinea Dahl, non c'erano cure all'epoca. ''Anche ora - scrive vent'anni più tardi - se un bambino ha la stessa complicazione di Olivia, non c'è nulla che possiamo fare per aiutarlo. D'altra parte oggi c'è qualcosa che i genitori possono fare per essere sicuri che questo tipo di tragedia non avvenga ai loro figli. Possono insistere affinchè il loro figlio venga vaccinato contro il morbillo''.

''Nella mia opinione - conclude lo scrittore - i genitori che si rifiutano oggi di vaccinare i propri figli mettono a rischio la loro vita. In America, dove la vaccinazione è obbligatoria, la malattia è stata eradicata. Qui in Gran Bretagna, a causa del fatto che molti genitori rifiutano per ostinazione, ignoranza o paura, ci sono ancora centomila casi ogni anno''.