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Il consigliere regionale: "Suicidio politico il centrodestra diviso"
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“Il centrodestra diviso sarebbe un suicidio politico: Presidente, intervenga Lei, subito. Siamo certi che ancora una volta ci potrà condurre alla vittoria”. È l’accorato appello lanciato dal capogruppo di Forza Italia in Regione Marco Melgrati al Presidente Silvio Berlusconi.

Si tratta di una vera e propria richiesta di aiuto per ricompattare il centrodestra in vista della battaglia per le Regionali della prossima primavera. “Sarebbe un suicidio politico dividere il centrodestra in un momento come questo”, scrive Melgrati. “Sono i cittadini che ce lo chiedono, in nome del buon governo di questa Regione che da 10 anni ha subito le scelte errate e scellerate di una politica immobilista della sinistra”.

Il pressing secondo Melgrati deve essere soprattutto nei confronti del principale alleato di Forza Italia, la Lega Nord. L’esponente di Forza Italia non ha dubbi: “la candidatura della Lega Nord di Edoardo Rixi è sicuramente stata una forzatura”, afferma Melgrati, che sottolinea come si debba capire “se la Lega vuole veramente vincere queste elezioni o se vuole solamente marcare il territorio”.

Il Capogruppo di Forza Italia sottolinea poi l’occasione ghiotta che si prospetta per il centrodestra a causa delle lotte intestine al centrosinistra. “La figura vergognosa rimediata dal Pd con le elezioni primarie per determinare la leadership del centrosinistra con i brogli elettorali, il voto agli extracomunitari e ai minori “a pagamento”, l’uscita dal Pd di Cofferati hanno determinato un malessere nel popolo della sinistra, che sfocerà nella creazione di una lista per le Regionali a sinistra del Pd. Questa lista, accreditata di un buon 10%, fa scendere il quorum del voto del centro sinistra guidato dal Pd”, afferma Melgrati. “Unito al fatto che la lista 5 stelle viene accreditata, dai sondaggi, di un 19/20%, salgono le possibilità che un centrodestra unito possa competere veramente per la conquista di questa regione”.

Melgrati traccia anche l’identikit del candidato presidente ideale: “Il candidato ideale dovrebbe essere un genovese, perché qui a Genova c’è il 50% del corpo elettorale regionale, una persona conosciuta, da sempre vicina alle posizioni di centro-destra ma fuori dai quadri di partito”.