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Il segretario Pd invita Paita a vigilare sulle liste civiche
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Niente primarie, ma parola ai circoli ed entro il 22 marzo dovranno concludersi le consultazioni. Il Partito democratico sceglierà così i candidati per il Consiglio regionale in Liguria.

“La scelta è quella di valorizzare la discussione all’interno della base. Tutti i circoli si riuniranno, nelle modalità che preferiranno, a partire dalla prossima settimana fino al 22. Nell’ambito della discussione potranno emergere proposte di candidatura da parte degli iscritti, che saranno chiamati però anche a valutare i consiglieri uscenti, con un giudizio vincolante ai fini della ricandidatura. Ogni consigliere dovrà presentare un rendiconto della sua attività nei cinque anni, da sottoporre ai circoli, sottolinea il segretario regionale Giovanni Lunardon.

Sulla base delle consultazioni, le direzioni provinciali dovranno formulare delle proposte di lista. "Il 30 marzo si riunirà la direzione regionale che approverà definitivamente le proposte: se i criteri di selezione non fossero stati rispettati, la direzione potrà esercitare un potere sostitutivo e modificare le liste in tutto o in parte”, prosegue il leader regionale Pd. E l’idea di rivolgersi agli iscritti ha preso corpo anche a causa della diffidenza mostrata dagli stessi circoli dopo quanto accaduto l'11 gennaio per la scelta di Raffaella Paita. Lunardon ammette che "quella ferita è ancora aperta e volevamo evitare altre lacerazioni. Comunque queste sono consultazioni che presuppongono una preferenza, le primarie di solito si fanno su liste bloccate.”

In ottica alleanze, Lunardon si è sempre dichiarato contrario a qualunque accordo con il Nuovo Centrodestra. “Ncd si può presentare con il suo nome o con altri, ma il nostro atteggiamento non cambia. La nostra risposta è no, faremo a meno di loro. La direzione regionale ha votato un ordine del giorno assolutamente vincolante per tutti gli iscritti, qualunque ruolo abbiano, che diceva no ad alleanze con forze politiche di centrodestra, qualunque sia il nome".

Per quanto riguarda il rischio di ambiguità su alcune liste civiche, il segretario regionale conclude con un monito a Paita. "Credo che la prima a vigilare debba essere naturalmente il candidato presidente. Poi noi, come dirigenti e militanti, faremo la nostra parte. Sicuramente proporremo altre liste accanto a quella del Pd: ci sarà la lista di Raffaella Paita, ci sarà una lista aperta al mondo moderato, ma la definizione di “mondo moderato” non arriva fino a includere gli esponenti di Ncd o Area Popolare".