
Per scovare il vero fascino del parallelismo tra i due bisogna però fare qualche passo indietro negli anni. E’ il 2008. L’Estadio Ramòn Sanchez-Pizjuàn di Siviglia scopre il talento di Diego Perotti, che da lì a un paio d’anni assumerà un valore di mercato che si aggirerà intorno ai 50 milioni di euro (48 quelli fissati per la sua clausola di rescissione). Ad impedirgli di seguire le orme dei Ronaldo e dei Messi è il costante susseguirsi di infortuni, che lo porterà a una discesa dall’Olimpo del calcio, fino a un ritorno in Argentina tra le fila del Boca Junior. Un po’ poco per chi guardava avanti con la certezza di poter giocare la Champions League con continuità.
La seconda occasione gli viene offerta la scorsa estate dal Genoa di Enrico Preziosi, che compie (ora lo si può dire anche se è facile) un vero e proprio capolavoro. Sborsati “solo” 350mila euro: Perotti a Genova. In pochi mesi il calcio italiano si renderà conto di aver riesumato un talento sensazionale. A separarlo dall’essere un top player è solo la poca efficacia sotto porta, ma il tempo di migliorare c’è.
Sono 250mila euro, invece, quelli versati dall’Empoli nel 2008 per portare in Serie B dal Brasile Martins Eder, esterno d’attacco veloce ma ancora acerbo a livello tattico. Una volta prese le misure del nostro calcio, fa capire di non essere venuto in vacanza. 14 gol con la maglia del Frosinone nel 2009, poi il ritorno a Empoli e il rilancio: 27 gol in 40 partite. Come poteva lasciarselo sfuggire la Samp di Beppe Iachini? Nel 2012 trascina la Samp a suon di reti gonfiate al ritorno in serie A, e successivamente ne diventa pilastro e guida, ora anche capocannoniere. Le lacune tecniche sono un lontano ricordo.
I due sudamericani di Genoa e Samp hanno rilanciato se stessi e le proprie squadre, con buona pace di chi dice che l’Italia ha smesso di rilanciare e coltivare talenti. I più cristallini sono illuminati dalla Lanterna.
IL COMMENTO
Dai dazi di Trump al voto per Genova, quando il mondo va alla rovescia
"Ti ricordi Bilancia?" 17 vittime scelte per odio e per caso