porti e logistica

E sulla riforma: "E' ferma. Ora Renzi nomini un ministro"
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"Il progetto è arrivato da pochi mesi, abbiamo discusso con il ministero dell'Ambiente per tentare di evitare la Via, alla fine hanno ritenuto che servisse la valutazione ambientale e a quel punto il progetto è stato inviato. Se non ci sono osservazioni il ministero avrà circa 2 mesi per valutare il progetto. Quindi non solo non c'è stato ritardo, ma c'è stato uno straordinario lavoro. Il Consiglio superiore dei lavori pubblici ha già avuto la documentazione": così il presidente dell'Autorità portuale di Genova, Luigi Merlo, replica alle accuse sui ritardi del ribaltamento a mare dello stabilimento Fincantieri di Sestri Ponente. Il vicesindaco Bernini aveva parlato di "progetto fermo per un anno nel cassetto dell'Autorità portuale". Accuse che Merlo rispedisce al mittente: "Evidentemente non è bene informato".

PETROLCHIMICO, IPOTESI LANTERNA RIMANE

Nessuna ipotesi di stralcio del progetto di trasferimento del polo petrolchimico sotto la Lanterna: in sintesi è questa la posizione di Luigi Merlo dopo le polemiche di Municipio e comitati. "Se le soluzioni sono percorribili la scelta sarà degli Enti. Abbiamo fatto un lungo confronto, gli unici ambiti che possono ospitare quel presidio sono quello o l'area vicina al porto petroli. L'alternativa però non c'è, la soluzione off-shore guarda a 20 anni. Lì ci sono lavoratori e imprese, se si chiude il presidio non si riapre tra 15 anni. Serve una soluzione transitoria".

LA RIFORMA FERMA AL PALO
Intanto resta ferma al palo la tanto attesa (e annunciata) riforma della portualità. Complici le dimissioni di Lupi, il documento non è mai stato reso pubblico e neppure ci sono certezze che sia stato redatto. "Non essendoci il ministro è difficile che ci sia il Piano. Ora speriamo che Renzi nomini presto il ministro. Per ora c'è un piano della logistica, che peraltro non porta nemmeno bene. E' il terzo Piano che si pubblica ed è il terzo ministro che si dimette".

"IO AL GOVERNO? NON DIREI DI NO"

"La chiamata da Roma? Non arriverà": Luigi Merlo taglia corto sull'ipotesi di un suo approdo al Governo." Il mio contributo l'ho sempre dato in molte vesti, sono disponibile a darlo ancora in ogni ruolo possibile, ma per ora è prematuro. Ci sono i sottosegretari e il ministro". Quindi se chiama Renzi direbbe di no? "No, non direi di no. Non nascondo che sarebbe un'esperienza che farei volentieri, ma non ho chiamato nessuno per candidarmi. Se mi chiamano accetterei a condizione di poter incidere per il cambiamento".

DARSENA IN FIERA: "DOBBIAMO TUTELARE IL NAUTICO"

"Io non credo nel binomio Salone-Ucina. Non c'è nessun salone nautico legato ad associazioni. Deve essere un campo neutro per tutti. Se si consuma una separazione dobbiamo salvare il Salone Nautico. Per noi Ucina è un interlocutore importante, ma dobbiamo difendere il Salone, per per farlo dobbiamo parlare con tutti e capire cosa faranno le realtà uscite da Ucina, dovranno sapere che le istituzioni vogliono dialogare anche con loro. Immaginiamo cosa sarebbe un controsalone in un'altra città italiana. Bisogna che il nostro messaggio sia chiaro": così Merlo sulla vicenda della darsena in Fiera e le tensioni con Ucina.