
Al di là dei numeri, il comitato giudica negativamente il nuovo piano regionale sui rifiuti, che rinvia al 2020 il raggiungimento degli obiettivi della raccolta differenziata. "Questa scelta - spiega il referente regionale, Renata Vela - mette al riparo gli amministratori locali dal dover rispondere di tasca propria del danno erariale prodotto da questa non scelta e scarica sui cittadini il danno economico. Come comitato stiamo valutando di presentare un esposto alla Corte dei Conti".
Secondo il comitato bisognerebbe raggiungere l'80% della raccolta differenziata.
Nel 2013 solo 10 comuni hanno raggiunto e superato il 65% di raccolta differenziata. "Bisogna abolire l'indifferenziata - spiegano - arrivare ad avere solo differenziata. I comuni che hanno raggiunto le percentuali hanno tutti puntato sul porta a porta. Bisogna dire no, e in maniera univoca a tutte le forme di inceneritore, che inquinano, sono nocivi alla salute e anti economici. Bisogna puntare sugli impianti di trattamento meccanico biologico. E' sbagliato puntare al recupero dell'energia e non a quello della materia, così come previsto dal piano regionale".
Per il comitato bisogna attivare la tariffazione puntuale, che premia i comportamenti virtuosi dei cittadini, oltre a una maggiore trasparenza nella filiera dei rifiuti, e alla partecipazione dei cittadini sulle scelte in materia di rifiuti. "Le nostre proposte sono state ignorate alla Giunta - concludono - ora le riproporremo alla prossima. Giudichiamo anche negativamente la possibile entrata di Iren in Amiu, si rischia così di pensare solo al profitto aziendale, scopo di ogni Spa, e non al bene del pubblico e del cittadino".
IL COMMENTO
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