politica

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"L'alluvione è una cosa grave. L'assessore Paita alla protezione civile, oggi candidata presidente per il Pd, ha intenzione di ritirare la sua candidatura visto che è indagata per non aver lanciato l'allerta quando avrebbe dovuto?". La domanda arriva da Alice Salvatore dopo che a Raffaella Paita, candidata del centro sinistra alle prossime Regionali per la poltrona di governatore, è stato notificato un avviso di garanzia per i fatti relativi all'alluvione di Genova del 2014.

"La sua candidatura alle Primarie è stata coronata dal torbido e da  inchieste giudiziarie: venivano pagati cinesi, stranieri di ogni sorta che nemmeno sapevano bene cosa stessero facendo, per dare un voto 'fuffa' alle primarie più farsa della storia. Ci sono inchieste per
infiltrazioni mafiose! Cofferati ha lasciato il Pd per questo", ha sottolineato la candidata del Movimento 5 Stelle alla presidenza della Regione.

"Vogliamo ricordare che la sua candidatura è stata sostenuta dal prestanome di un boss della 'ndrangheta, da Saso lo scajoliano dell'NCD indagato per voto di scambio e da Minasso PDL, ex
AN, indagato per associazione a delinquere nell'inchiesta sulla
'ndrangheta Maglio 3. Gino Mamone in un'intercettazione ride: "faremo venire il cagotto a Burlando!". E la Paita è la sua delfina, di Burlando, indagato per disastro ambientale alla Tirreno Power di Vado Ligure. Chi sono questi signori? Lo slogan della Paita è "la Liguria va veloce". Ora sappiamo perché: devono scappare dalle procure", conclude la candidata M5s.