L'area del cimitero della Biacca a Bolzaneto, crollata a novembre durante l'alluvione facendo finire nelle acque del torrente Polcevera bare e ossari, era transennata. Vi erano lavori da fare più urgenti che interessavano zone di passaggio e non ci sarebbe alcuna correlazione tra alluvione, crollo e mancati lavori. E' quanto emerge dalla relazione dei carabinieri depositata nei giorni scorsi al sostituto procuratore Vittorio Ranieri Miniati che aveva aperto un'inchiesta per crollo colposo all'indomani del disastro.
Non vi sarebbero dunque responsabilità evidenti da parte dei funzionari del Comune e il fascicolo potrebbe essere archiviato. L'area era lesionata già dal 2010 e da allora era stata transennata e puntellata. Vi erano però zone di passaggio che richiedevano lavori più urgenti e il Comune aveva provveduto alla manutenzione di quelle zone. Il crollo ha interessato 223 loculi: sono stati ritrovati i resti di solo 17 persone, piccoli resti impossibili da identificare. Dovrebbero essere raccolti e tumulati con un monumento commemorativo.
cronaca
Alluvione: crollo del cimitero di Bolzaneto non fu responsabilità del Comune
Fascicolo per bare disperse verso l'archiviazione
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