cronaca

Autore di documento che enfatizzava attentato ad Adinolfi
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La procura di Genova ha indagato un appartenente all'area anarcoinsurrezionalista con l'accusa di apologia del terrorismo e istigazione. La vicenda e' legata all'attentato di Roberto Adinolfi, il 7 maggio 2012. Secondo il pm Federico Manotti, che coordina l'inchiesta, l'uomo avrebbe pubblicato sul sito Informa-azione, un documento contro altri anarchici che si erano dissociati dall'attentato e in alcuni passaggi avrebbe rimarcato che chi aveva sparato aveva fatto bene. Nelle scorse ore gli investigatori hanno perquisito la casa dell'uomo.

"Un documento che prende in considerazione solo l'azione a quel pezzo di m... di Adinolfi, come se non si meritasse una pallottola in una gamba, e parla di qualche mortaretto spedito qua e la come il male assoluto". E' questa una delle frasi scritte dal genovese di area anarco-insurrezionalista e contestata dalla procura di Genova all'anarchico indagato per apologia del terrorismo. ''Per voi le armi sono un tabù - si legge nel documento pubblicato il 15 maggio 2012 (otto giorni dopo l'attentato all'ora Ad di Ansaldo nucleare) - ma come pensate di poter reagire a tutti i soprusi che quotidianamente vengono perpetrati da chi le armi le usa veramente e continuamente? Io non mi dissocio".

Il documento contestato dal pm Federico Manotti era stato pubblicato dopo che un gruppo di compagni si era dissociato dall'attentato, suscitando un dibattito all'interno dello stesso movimento che si era spaccato in due. Il genovese è accusato, in particolare, di pubblica istigazione a commettere atti di terrorismo nonché pubblica apologia di un delitto di terrorismo, segnatamente istigazione a compiere azioni dirette (ossia atti violenti con finalità di terrorismo) nonché apologia del delitto di lesioni aggravate dalla finalità di terrorismo consumato contro Roberto Adinolfi e rivendicata l'11 maggio 2012 dal Nucleo Olga/Fai-Fri.