
Nel verbale di interrogatorio dei carabinieri ha voluto sottolineare di come fosse esasperato da quel rapporto condominiale così difficile: "Dopo che ho tirato il secchio d'acqua - ha ribadito Pileggi difeso dal suo avvocato Rinaldo Romanelli - sono venuti a suonarmi alla porta e minacciarmi. Erano tre o quattro, non ricordo con precisione, ma sono stati loro i primi a colpirmi mentre cercavano di trascinarmi fuori. Io avevo in mano il coltello con il quale stavo tagliandomi il pane...è vero ho tirato dei fendenti ma non so chi ho colpito. Diciamo che mi sono difeso".
Come prova di questa ricostruzione Pileggi ha mostrato ai militari le ferite (medicate con 20 giorni di prognosi al pronto soccorso dell'ospedale San Martino) riportare nello scontro con i figli della donna accoltellata: "Mi hanno picchiato - ha concluso - usando molto probabilmente un'arma anche se non ho visto cosa fosse. Avevo il volto coperto di sangue".
Nelle prossime ore Pileggi sarà interrogato dal gip del tribunale di Genova Massimo Cusatti che dovrà decidere sulla convalida dell'arresto chiesta dal pm Federico Manotti. La donna, ricoverata in gravi condizioni all'Ospedale San Martino, è in prognosi riservata.
IL COMMENTO
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