cronaca

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L'Ue ha dato protezione a oltre 185mila richiedenti asilo nel 2014, il 50% in più rispetto al 2013, secondo i dati di Eurostat. Circa due terzi degli status di protezione sono stati concessi da quattro Paesi: Germania (47.600, +82% su 2013); Svezia (33.000, +25%); Francia (20.600, +27%) e Italia (20.600, +42%).

Ue propone hotspot per primi accertamenti
Centri dove concentrare la prima accoglienza dei migranti ed un primo screening, con presidi sanitari e di Frontex, Europol e dell'Ufficio Ue dell'asilo (Easo): è in questi "hotspot", così li definisce la Commissione Ue nella sua proposta che sarà ufficializzata domani, che si dovrebbe decidere se ci sono gli estremi per richiedere protezione internazionale o se si tratti di migranti economici. Per questa seconda casistica Frontex ha avuto indicazione di mettere a punto un sistema rapido per i rimpatri.

Unicef, piano per bimbi migranti in Agenda Ue
Alla vigilia dell'adozione dell' Agenda UE sulle migrazioni, l'Unicef chiede che i diritti e il benessere dei bambini migranti siano al centro della politica europea sull'immigrazione e che l'Unione europea sia ispirata dai valori che la contraddistinguono. Il bilancio delle vittime di chi attraversa il Mediterraneo - osserva Unicef - è già più di 50 volte superiore al numero di vittime dello stesso periodo dello scorso anno. Con la bella stagione, è previsto un aumento del numero di bambini che intraprenderanno un viaggio pericoloso. I rischi per i bambini coinvolti nel flusso di migranti aumenteranno, non solo durante le pericolose traversate, ma anche all'arrivo sulle coste europee, dove potrebbero non ricevere le particolari cure e attenzioni di cui hanno urgente bisogno. A maggior rischio sono i bambini migranti che viaggiano da soli, senza genitori o familiari adulti. Secondo l'Organizzazione Internazionale per le Migrazioni su circa 170.000 immigrati che sono arrivati in Italia via mare dalla Libia lo scorso anno, più di 13.000 erano minorenni non accompagnati.