economia

Sulla base dei dati Istat e Unioncamere
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"Mentre in Liguria cresce il saldo di imprese giovanili, tra nuove iscrizioni e cessazioni, in provincia di Imperia non si sta registrando lo stesso impulso come nelle altre realtà liguri". E’ un’analisi dai due volti quella della Confartigianato di Imperia sugli ultimi dati regionali diffusi dall’Istat, e divulgati da Unioncamere, relativi alle imprese giovanili in Liguria nel primo trimestre del 2015.

"Per quel che riguarda i dati provinciali diffusi da Unioncamere Liguria il tasso di natalità in provincia di Imperia presenta però ancora margini di miglioramento, attestandosi sul +1,7%, che risulta essere la percentuale più bassa di tutte le altre tre zone della regione (Genova 7%, La Spezia 3,4% e Savona 2,4%)", spiega la Confartigianato. "Nell’estremo ponente ligure sono attive 1969 imprese giovanili, pari al 6% sul totale provinciale, che equivale ad un -4,6% sullo scorso anno. Una percentuale anche in questo caso molto al di sotto delle altre province liguri (Genova +1,1%, La Spezia +0,4% e Savona – 2,7%)".

La provincia di Imperia si distingue poi in due aspetti relativi alle imprese giovanili femminili e straniere. "L’incidenza nell’estremo ponente ligure delle aziende rosa è del 24,6% con 484 unità, mentre nelle altre tre province raggiunge quote maggiori (fino all’eccellenza di La Spezia con il 29%) così come nella media regionale pari al 25,7%", sottolineano dalla Confartigianato di Imperia. "Discorso opposto invece per le imprese giovanili straniere, per le quali Imperia guida la classifica ligure con 773 aziende equivalenti al 39,3% del totale delle aziende giovanili. Una percentuale molto superiore a tutte le altre (Genova 34,5%, Savona 29,2% e La Spezia addirittura al 27%)".