"La Liguria diventa una regione normale, non è più un feudo assoluto governato da un solo partito". Giovanni Toti ha aperto così la prima conferenza stampa dopo la conferma della vittoria alle Regionali 2015 in Liguria. Il candidato del centrodestra è stato eletto governatore della Liguria con il 34,4% dei voti. "Abbiamo ricondotto la Liguria alla normalità dopo 10 anni. I dati ci garantiscono la governabilità. Abbiamo la maggioranza da soli con 16 consiglieri su 31 e smentiamo quindi i gufi che volevano i 'nazzareni in salsa di pesto'.
I dati che emergono sono quelli "di un successo meritato della Lega, sono contento per i numeri di Forza Italia e dei nostri alleati tutti. Ho sentito Berlusconi che ci ha detto 'siete stati molto bravi'. Ci ha detto che la Liguria è l'esempio di quello che va dicendo da mesi e cioè che i moderati devono trovare una ragione sociale comune e che quando si mettono insieme sono irresistibili. E' affascinante aver creato un laboratorio che dimostra che l'onda renziana è durata solo un anno, Quando il centrodestra si presenta con un programma competitivo vince come ha fatto in questa regione".
Sui tempi di intervento, Toti non ha dubbi. "Abbiamo una bella squadra e lavoreremo da subito. Siamo in ritardo di 10 anni su tutto e cercheremo di colmare questo ritardo con grande voglia di lavorare. Sono contento della sintonia che abbiamo trovato, nonostante quelli che hanno cercato di farci litigare in campagna elettorale. Le nostre sono idee comuni e non abbiamo tempo di pensare ad altro".
Sonia Viale, segretario della Lega Nord Liguria, ha sottolineato che "il voto in Liguria ha superato gli steccati dell'ideeologia. Chia ha deciso di votare ha scelto il cambiamento. Quello che il nostro segretario Salvini ha ripetuto per tutta la cmapagna. E' una questione di buon senso. Ha vinto chi ha garantito idee concrete. Mesi fa siamo partiti con Edoardo Rixi per dare un aopportunità ai cittadini liguri e ci avevamo visto giusto. Anche con Edoardo sarebbe stato un grande risultato, oggi siamo al fianco di Giovanni Toti, crediamo nei principi della democrazia e quindi la Lega si farà valere per il numero di voti ricevuti dai cittadini".
Toti è ritornato poi sui dati dell'astensionismo. "E' uno sprone per governare nel miglior modo possibile. Sono dati che non rappresentano un bene per nessuno e dobbiamo invertire al più presto la rotta. Il centrodestra c'è, esiste, e quando si unisce in questo paese è ancora maggioranza."
Edoardo Rixi ha espresso la sua soddisfazione. "Sono contento di avrer contribuito alla vittoria di un presidente che ha raggiunto lo scopo di dare una speranza a una regione che di speranza non ne aveva più pensando fosse impossibile un cambiamento. A noi il compito di dimostrare che in 5 anni possiamo dare un'idea di una Liguria che può dare un futuro ai nostri figli. Siamo un modello che può dare un segnale di speranza all'intero Paese. In questa regione posso garantire che arriveranno meno profughi che in altre zone, gli albergatori potranno tornare così a fare il loro mestiere."
Sui profughi Giovanni Toti ha confermato le parole di Rixi. "Non siamo disponibili ad accogliere nuovo profughi, la Liguria è una regione con spazi preziosi e non si può continuare a scaricare su regioni e comuni un problema che Renzi non riesce a risolvere a Roma. Il problema va risolto sulle coste della Libia, e non della Liguria. Sul dissesto idrogeologico invece bisogna trovare i soldi per i dragaggi, cambiare le leggi assurde sulla sabbia demaniale e sulla pulizia degli alvei dei fiumi abbandonati in questi anni".
Sulle tema delle infrastrutture, "vogliamo aprire rapidamente quei confronti bloccati in questi 10 anni. Si deve procedere all'apertura degli ospedali anche la notte per smaltire liste d'attese indecenti per questa regione. Non si può fare tutto subito, ma promettiamo di rimboccarci le maniche e impostare un lavoro che in 5 anni darà i suoi frutti. Le società controllate sono troppe e male organizzate, quindi c'è un grande lavoro da fare e lo faremo".
Sui rapporti con le regioni vicine, Toti ha confermato inoltre "un protocollo con la Regione Lombardia. Ci sarà una sinergia diversa, siamo i porti e le spiagge di quella regione. La Lombardia può essere per noi un potente alleato per la crescita. La nostra ide a è anche di ridurre le aliquote fiscali e abbattere la spesa pubblica regionale. Non faremo le riduzioni a pioggia ma indirizzeremo verso quei settorei che meritano un aiuto pubblico come il mondo dell'impresa. Si può lavorare sul piano fiscale come sullo snellimento burocrati. mi dimetterò entro qualche giorno e accetterò a tempo pieno la carica di presidente della Regione Liguria."
Il posto di Giovanni Toti al Parlamento europeo sarà preso dal primo dei non eletti in Forza Italia, ovvero Stefano Maullu, ex assessore lombardo alla Protezione civile ed ex amministratore delegato della Teem, la tangenziale est esterna di Milano.
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Toti: "Dopo 10 anni Liguria alla normalità", porte chiuse ai profughi
Prima conferenza stampa del nuovo governatore
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