
Le operazioni sono tutte automatiche: la navetta Soyuz, una sorta di taxi per gli astronauti, si separera' dalla Stazione spaziale internazionale, allontanandosene ma restando sempre nella stessa sua orbita. Dopo aver percorso un'orbita e mezza, avverra' il cosiddetto deorbit burn, un'operazione che permette alla Soyuz nei successivi minuti di scendere e rallentare fino a intercettare l'atmosfera terrestre.
Intorno ai 140 chilometri da Terra i moduli della navetta si separano: due si disperdono nell'atmosfera, quello su cui viaggia l'equipaggio prosegue la sua corsa. Quando mancano una decina di chilometri si aprono i due paracadute della Soyuz, la quale decelera fino ai 20 chilometri orari. A pochi minuti dall'atterraggio si accendono anche i retrorazzi per potenziare l'effetto di frenata.
IL COMMENTO
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