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Il via libera dopo il confronto di questa mattina a Nyon
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La Sampdoria parteciperà alla prossima edizione dell'Europa League. Il via libera è arrivato dall'Uefa, oggi, a Nyon, dopo il confronto davanti al Collegio d’Appello dell'organizzazione calcistica europea, e che è durato appena due ore.

Il pool di legali della società blucerchiata, guidati dall'avvocato Lucio Colantuoni, ha portato le proprie tesi relative alla vicenda del patteggiamento avvenuto tre anni fa, per la vicenda Bari-Sampdoria e l'Uefa ha detto si all'ammissione della Samp alla prossima coppa.

La Sampdoria entrerà in gioco dal terzo turno preliminare:andata giovedì 30 luglio,ritorno giovedì 6 agosto. L’avversaria dei blucerchiati verrà sorteggiata venerdì 17 luglio sempre a Nyon. La Sampdoria sarà testa di serie.

IL DUBBIO UEFA - Nel supplemento di indagine, riguardava il patteggiamento chiesto e ottenuto dalla Sampdoria nell'agosto 2012 (1 punto di penalizzazione e 30mila euro di ammenda) per la vicenda Guberti nel processo per presunto illecito sportivo. La Sampdoria è riuscita a dimostrare di essere idonea a partecipare alla prossima Europa League come scrive la società sul sito ufficiale. La penalizzazione di un punto per responsabilità oggettiva, è emerso, non può essere ricondotta alla responsabilità indiretta, che invece può impedire la partecipazione alle competizioni europee. A quanto risulta il Collegio d'Appello dell'Uefa ha impiegato meno di due ore per decidere. La squadra blucerchiata entrerà in gioco nel terzo turno di qualificazione il 30 luglio.

IL COMMENTO DI FERRERO - E' sulle righe apparse sul sito ufficiale della Sampdoria la gioia di Massimo Ferrero per l'ammissione dei blucerchiati all'Europa League. Il Presidente blucerchiato scrive: "Non ho mai avuto dubbi e l’ho sempre detto. Se a qualcuno il mio modo di vivere il calcio con amore e semplicità può aver dato fastidio, oggi quel qualcuno sicuramente festeggia con me per il gol che abbiamo realizzato nei palazzi. Avrei preferito segnarlo in campo, e anche in questo caso sono stato il primo a dirlo, ma evidentemente era un segno del destino internazionale che per andare in Europa saremmo dovuti passare dalla Svizzera."