Questa mattina è stata sgomberata l’ala est della stazione di Ventimiglia, dove erano presenti alcuni migranti, una ventina in totale. Non è stato necessario l’uso della forza. I migranti sono stati convinti ad abbandonare la zona vicino ai bagni.
ANCHE ALCUNI ASIATICI - Oltre agli africani, erano presenti anche alcune persone di origine asiatica che bivaccavano sul luogo. Alcuni migranti hanno trovato accoglienza nel capannone messo a disposizione dal comune vicino alla stazione. Sono all’incirca una trentina, perlopiù donne e bambini.
LA NUOVA AREA ACCOGLIENZA - I volontari stanno cercando di convincere le persone presenti in stazione a trasferirsi nel nuovo centro, ma molti rifiutano per il timore di essere schedati rimandati al loro paese. Intanto procedono i lavori di compeltamento delle aree di accogliezna. Una volta terminati, potranno essere ospitati circa 300 migranti.
DIGIUNO TOTALE - Ieri sera, intorno alle ore 21, l’Imam di Nizza, Noureddine Kassimi, si è recato nella zona di Ponte San Ludovico, dove sono accampati ormai da sei giorni i 100 irriducibili degli scogli, per la preghiera serale del Ramadan. L’Imam ha invitato i migranti almeno a bere durante il giorno, ma i migranti hanno deciso di rispettare a pieno l’obbligo di digiuno.
UNICEF - Questa mattina in stazione sono arrivati anche i volontari dell'Unicef per stare a fianco ai bambini dei migranti. Prosegue in provincia la raccolta di beni alimentari di prima necessità. I pasti vengono distribuiti dopo le 21 anche per i profughi accampati sugli scogli con ombrelloni e teli di fortuna per ripararsi dal sole.
Intanto il candidato socialista alle regionali in Costa Azzurra verrà oggi a Ventimiglia per incontrare il sindaco Ioculano e discutere del tema migranti. Lo si apprende da fonti francesi.
Al confine la gendarmeria francese continua con i rimpatri verso l'Italia ma la polizia italiana effettua minuziosi controlli sulla validità degli accertamenti.
Treno locale Ventimiglia-Grasse, al mattino. Un gruppo di migranti si stringe in un corridoio. Arrivati a Garavan-Menton, confine di Stato tra Italia e Francia, il treno si ferma e salgono sei agenti della Compagnie republicaine de sécurité e della police aux Frontières (Paf).
LA TENAGLIA - Con una manovra a tenaglia isolano i passeggeri con la pelle scura cui viene chiesto di scendere dal treno. Dovranno dire quanti anni hanno, dimostrare di avere documenti validi, mostrare il biglietto. Se si tratta di sans papier, vengono perquisiti , radunati in un ufficio e portati via.
PUGNO DURO - Il pugno duro della Francia sull'immigrazione si mostra con qualcosa che assomiglia più a un rastrellamento che a normali controlli di frontiera. Alle 14 quei migranti senza documenti che hanno tentato la fuga dalla scogliera di Ventimiglia verso il futuro sono seduti in terra sul piazzale di cemento della caserma della sécurité nationale, in territorio francese, a Ponte san Luigi.
Gli italiani che si avvicinano per chiedere se siano stati rispettati i diritti umani vengono fermati lontano dalla caserma. La police nationale risponde che i migranti hanno acqua e medicine. Interviene la Croce rossa italiana, che viene allontanata verso il territorio italiano. Un pugno di metri.
I poliziotti francesi hanno manganelli telescopici e spray al peperoncino, tra loro anche alcuni agenti della Crs, la polizia antisommossa che da giorni 'protegge' la Francia da un pugno di migranti orgogliosi e sfiniti accampati sugli scogli. La Francia cerca in tutti i modi di rimandare in Italia gli immigrati che trova vicino ai suoi confini. In tutti i modi significa anche utilizzare l'accordo bilaterale di Chambery, nato alla fine degli anni '90 per arginare la criminalità, con modalità 'alternative' come quella di tentare di rimandare in Italia minori non accompagnati.
Ci provano, ma la polizia italiana sa che non è una cosa consentita e non glielo permette. Vuole vedere le carte. E così oggi su 70 domande di riammissione l'Italia ne ha accettate 'solo' una trentina. Sono i migranti della scogliera e quelli ospitati alla stazione di Ventimiglia che hanno provato a farcela e che ci proveranno ancora e ancora.
TRA SCOGLI E STAZIONE - I fedeli musulmani dormono per non sentire la fame e la sete dovute al Ramadan, gli altri si difendono dalla canicola come possono. La Croce rossa italiana sulle cui spalle è il peso dell'organizzazione sanitaria, con l'Asl di Imperia e il coordinamento della Regione Liguria, organizza i pasti (700 a sera in media), anche quelli notturni dei musulmani. E vigila sull'osservanza della tutela dei diritti umani per i migranti che vengono resi oltrefrontiera e riportati in Italia.
SITUAZIONE SANITARIA - La Direzione dell'Asl di Imperia ha dichiarato che "la situazione dal punto di vista sanitario a Ventimiglia è assolutamente sotto controllo e non ci sono casi di malattie infettive se non la presenza di scabbia in alcuni migranti". La direzione Asl sottolinea che "la scabbia non è una malattia che si può diffondere nell'aria ma solo con un contatto diretto e prolungato. L'ambulatorio attivato in collaborazione con la Croce rossa e con medici dell'Asl ha visitato in questi giorni alcune centinaia di persone trovando la presenza di scabbia in pochi casi e qualche malattia da raffreddamento e febbri da stanchezza. Tutte le persone sono state visitate e dimesse dal pronto soccorso".
cronaca
Profughi al confine, sgomberata l'ala est della stazione di Ventimiglia. Pugno duro della Francia sui treni
Presto incontro tra sindaco e candidato socialista Costa Azzurra
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