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Ma il patron della Lazio non è indagato
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Nuovi particolari spuntano nell'inchiesta della procura di Catania. 
'La Gazzetta dello Sport' ha, infatti, citato il nome di Claudio Lotito.

Il presidente della Lazio e vice presidente Figc viene chiamato in causa dagli inquirenti in un passaggio riguardante Catania-Avellino. 'Pulvirenti e Cosentino - si legge nell’ordinanza - in evidenti ambasce per la difficile situazione di classifica del Catania, ebbero a rivolgersi a Lotito con il quale si registrano numerosi contatti, precedenti e successivi la partita'.

Le indagini sottolineano come, in telefonate successive alla vittoria con l’Avellino, 'Cosentino riconosceva a Lotito il merito di averne in qualche modo condizionato il risultato, ipotesi che la successiva attività di indagine non ha confermato'. Il patron biancoceleste, al momento, infatti non sarebbe indagato.

Intanto oggi sarà nominato il nuovo CdA del Catania, in scadenza il 30 giugno, con Angelo Vitaliti in pole position per diventare nuovo presidente (ma è viva anche l'ipotesi del figlio di Pulvirenti, Santi). Inoltre, l'avvocato Giovanni Grasso, legale del presidente dimissionario, a 'La Gazzetta dello Sport', rilancia: 'Nell’ordinanza ho individuato delle discrepanze coi capi di accusa. Non mi risulta, ad esempio, che ci siano prove sulla consegna dei soldi di Arbotti ai calciatori'.

Lunedi prossimo previsti gli interrogatori di garanzia delle persone sottoposte ad arresti domiciliari e forse a tremare sarebbe più di mezza Serie B, già ora con il fiato sospeso con gli investigatori che hanno altre carte in mano. Intanto il Carpi, con un duro comunicato ufficiale, ha preso le distanze delle indiscrezioni su un possibile coinvolgimento nello scandalo per la partita dell'ultima di campionato contro il Catania finita 0-0.