
"Ci sono tanti e tali motivi - afferma Legambiente - per avere più che legittimi dubbi sulle operazioni di dragaggio nel porto spezzino. Forcieri prima di chiamarsi fuori dovrebbe, anzi, avrebbe dovuto, fare un'operazione di trasparenza mettendo a disposizione i documenti relativi a piano di monitoraggio, capitolato speciale di appalto e alle motivazioni tecniche che hanno preferito fare una gara d'appalto con uso della benna piuttosto che nuove, moderne e probabilmente più efficienti tecniche di bonifica".
Secondo l'associazione ambientalista “non si può da un lato gridare alla lesa maestà e dall'altro omettere importanti documenti che un ente pubblico è tenuto a rendere altrettanto pubblici”.
"Avete forse qualcosa da nascondere?" Questa la domanda degli ambientalisti.
Non manca però l'apertura.
Secondo Legambiente “ci sarebbero le condizioni per un confronto pubblico, con contraddittorio, a patto però di giocare a carte scoperte”.
IL COMMENTO
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