Cronaca

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"La politica deve fare quello che le è richiesto dopo la decisione della Corte europea e costituire finalmente la Commissione d' inchiesta": lo ha dichiarato stamani il segretario di Rifondazione Comunista Franco Giordano commentando il via libera della Corte Europea dei diritti dell' uomo al ricorso avanzato dalla famiglia Giuliani affinché sia riaperto il caso sulla morte del figlio Carlo durante gli scontri del G8 di Genova. Giordano è giunto nel capoluogo ligure per testimoniare al processo a carico dei 25 no global per le violenze in piazza durante il G8 nel luglio 2001, ha Proseguito. "A me pare giusta e interessante la decisione della Corte europea - ha sottolineato - soprattutto per le motivazioni, l' uso della forza e i trattamenti inumani. A maggior ragione, ora, dopo questa sentenza la politica deve fare quello che le è richiesto: la commissione d' inchiesta". "Serve per fare giustizia - ha aggiunto Giordano - ed è importante per sollevare ogni dubbio da quella che è stata una pagina molto brutta della storia del nostro paese. La giustizia italiana dovrebbe accettare e raccogliere questa indicazione che viene dalla giustizia europea perché quelle pagine non devono essere dimenticate". Il segretario di Rifondazione Comunista, riferendosi alla sua deposizione al processo ha riferito che fu testimone di quei giorni in relazione al corteo di Via Tolemaide fino alla manifestazione finale. "Dirò - ha concluso - quello che ho visto. Racconterò delle violenze, delle storie concrete che abbiamo vissuto. Sono pagine che hanno colpito anche umanamente e hanno prodotto tanto dolore". Il momento più drammatico vissuto in quei giorni, ha ricordato, è stato quando è morto Carlo Giuliani. (ansa)