
La storia è raccontata nelle cronache locali del Secolo XIX e della Repubblica. La presenza del principe a Genova era stata organizzata dalla associazione italiana della Fondation Prince Albert II de Monaco. Dopo il ricevimento della laurea, a palazzo San Giorgio era 160 a tavola: c'erano il sottosegretario alla Giustizia Cosimo Ferri, il marchese Giacomo Cattaneo Adorno, l'imprenditore Aldo Spinelli, le gioielliere Elisa e Laura Guglielmi.
La titolare del ristorante, Cristina Carbone, ha cercato di riscuotere la fattura, 15 mila euro, bussando a tutti, ma non c'è riuscita. Così ha presentato una denuncia per truffa e insolvenza fraudolenta. La ristoratrice punta il dito sulla
Fondazione e il suo presidente, Maurizio Codurri e sul console onorario del Principato a Genova, Domenico Pallavicino, ma anche sull'editore Massimiliano Monti indicato come capo cordata per gli sponsor della serata. La procura indaga.
Lo studio legale Rosso e Tirelli, in serata, fa sapere con una nota che l'editore Massimiliano Monti "non ha intrattenuto rapporti contrattuali con i fornitori dell'evento 'Cena di gala fondation prince Albert II de Monaco onlus', nè hanno assunto obblighi di carattere economico nei confronti dei medesimi".
IL COMMENTO
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