economia

Prima giornata della Shipping Week
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"Quando parlo del porto di Genova con aziende fuori Liguria c'è chi si dice preoccupato dalle tensioni e dagli scioperi dei portuali, ma sono 20 anni che non ci sono scioperi in porto": Gian Enzo Duci usa questo aneddoto per riassumere il senso del convegno dal titolo "Milano riscopre il suo aeroporto", primo appuntamento della Genoa Shipping Week per il quale il presidente di Assagenti ha scelto come palco la sede di Assolombarda.

LE POTENZIALITA' GENOVESI - Al centro del dibattito un'indagine sulle potenzialità dello scalo genovese commissionata a Oxford Economics secondo il quale il porto avrebbe da subito potenzialità di intercettare i traffici diretto dal nord Italia agli Stati Uniti, oggi in larga misura in transito dai porti del Nord Europa. "Ma ci sono grandi potenzialità anche per i mercati svizzeri, austriaci e della Baviera", aggiunge Emilio Rossi, autore dello studio.

GUERRA DI NUMERI SULLE DOGANE - "Il piano della lisciato a dice che oggi un oggetto dal Far East impiega 17 giorni per arrivare in porto facendo  7000 miglia, ma ne servono altri 13 per uscirne", dice Mario Castaldo, presidente del Gruppo trasporti di Assolombarda. Numeri che Duci ridimensiona: "Molti elementi acquisiti su Genova sono superati. Oggi, grazie a sburocratizzazione e pre-clearing, i tempi delle pratiche a Genova sono di 3 giorni. Il piano della portualità e della logistica ha cifre vecchie - aggiunge Duci, che poi ironizza - dovremmo pensare a un convengo di aggiornamento sui porto anche a Roma".

COSA SERVE PER CONVINCERE IL NORD-OVEST - Filippo Gallo, direttore generale di UASAC, non ha dubbi: "le infrastrutture portuali genovesi sono migliorate, servirebbero servizi doganali h24 e sportello unico, necessario più di ogni altra cosa. Gli imprenditori hanno bisogno di tempo certi sui tempi di spedizione e di arrivo delle merci. Non si possono compilare più di 30 documenti per un carico in arrivo. E poi servono anche Terzo valico e Gronda".

MILANO E TORINO NEL PORTO DI GENOVA - Luigi Merlo, presidente dell'Autorità portuale di Genova, rivendica gli investimenti realizzati sullo scalo in questi ultimi anni e cita il ruolo del porto bella realizzazione di Expo. Poi lancia la proposta: "Milano e Torino entrino nel board del porto di Genova". Una proposta accolta favorevolmente dal presidente di Banca Carige, Cesare Castelbarco Albani: "Avere l'apporto di punto di vista e mentalità diverse servirebbe certamente al nostro territorio".