La dinamica appare ormai chiara. All'altezza del rettilineo di corso Mazzini, le due macchine con a bordo i ragazzi viaggiavano a velocità sostenuta, nonostante nel tratto di strada in questione viga il limite dei 50 chimoletri orari e il divieto di sorpasso. Una segnalazione, quest'ultima, ignorata dal conducente dell'automobile in cui viaggiava il 17enne tragicamente deceduto. L'uomo alla guida, un opeario marocchino di 35 anni, si è infatti avventurato in un sorpasso, quando ha visto in lontananza una volante e, preso dal timore, ha cercato di frenare.
Quanto successo dopo ha dell'incredibile. La macchina ha iniziato a sbandare, finendo in una carambola. La vettura ha prima colpito un muretto sulla sinistra, abbattendolo; poi è sbandata sulla destra, rompendo un altro muretto. Dopo questo secondo schianto, la portiera si è aperta è il giovane è precipitato giù per circa 10 metri. Il ragazzo non aveva la ciontura di sicurezza allacciata.
Sulla stessa automobile era presente anche il fratello gemello della vittima, che ha ripartato gravi ferite. Ora si trova ricoverato all'ospedale di Sanremo. Intanto, si procede ai lavori di messa in sicurezza della strada
IL COMMENTO
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