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Dopo il commento dell'ex direttore Luigi Leone
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A seguito del commento "Imperia, il sindaco perde i pezzi e finisce in divieto di sosta" dell'ex direttore di Primocanale ed ex vice direttore de Il Secolo XIX, Luigi Leone, è arrivata la replica del sindaco di Imperia Carlo Capacci, che ha affidato a un post su Facebook le sue riflessioni. Ne riportiamo integralmente il contenuto di seguito:

Egregio sig. Luigi Leone giornalista di ‪#‎Primocanale‬ ho letto con attenzione il suo pezzo sul sito web dell' emittente e mi permetto di informarla che il suo pezzo contiene alcune inesattezze gravi:

1) il piano della sosta è stato oggetto di varie riunioni con TUTTI i Consiglieri Comunali e Assessori nonostante la pratica sia di compentenza della Giunta Comunale per un totale di 8 ore di riunione complessiva.

2) il piano della sosta non è finalizzato a fare cassa inquanto sono state introtte zone azzurre per residenti (che sono a pagamento per i non residenti) per agevolare la sosta di chi risiede al Parasio. La stima di incasso degli Abbonamenti per residenti è di circa Euro 40.000 all' anno somma che non risolve certo i problemi economici del Comune di Imperia che all' atto del mio insediamento presentava un elenco di mutui contratti a partire dal 1990 per un totale di Euro 40.000.000 circa ancora da rimborsare e che la mia Amministazione ha ridotto a 33.000.000 in due anni non certo utilizzando i balzelli ma operando scelte strategiche frutto di pesanti ristrutturazioni all' interno dell' Amministrazione SENZA diminuire i servizi erogati da parte del Comune.

3) sulla fantomatica crisi si sbaglia: è vero sì che la coalizione è eterogenea ma sinceramente preferisco che molti esprimano diversi punti di vista piuttosto che ricevere un solo input .......

4) un difetto lo riconosco : non faccio marchette e non esercito la mia azione amministrativa in funzione del consenso elettorale ma in funzione della ristrutturazione globale della Città di Imperia che parte dall' eliminazione del debito per poter spendere quindi i soldi in avanzo per servizi e opere. Sono convinto che la maggioranza dei Cittadini Imperiesi comprenda questo concetto e che i critici siano solo ed esclusivamente gli appartenenti ai clan ai quali piano piano stanno venendo meno i privilegi di un tempo.

Sempre disponibile per un confronto, la saluto cordialmente.

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Risposte che però non convincono. Così è giunta la contro-replica di Luigi Leone.

Gentile sindaco di Imperia Carlo Capacci, solo alcune rapide riflessioni.
Primo: lei sta dicendo che i consiglieri della sua lista dormivano quando si è discusso del piano oppure che la loro levata di scudi è farlocca. L'una o l'altra che sia, non è cosa apprezzabile.

Secondo: i 40.000 euro di incasso non sono il totale di quanto il Comune introiterà dai nuovi parcheggi a pagamento. Non dubito che, comunque, la cifra complessiva non risolverà i problemi finanziari del municipio. Quanto ai mutui, la loro riduzione non è di per se' meritoria, mi auguro che la diminuzione non abbia riguardato gli investimenti, bensì la spesa improduttiva. Quanto a liberare risorse, auguri vivissimi, ma sul punto le responsabilità dei sindaci - lei compreso - sono risibili rispetto a quelle di governi che per ora hanno tagliato i trasferimenti senza preoccuparsi di ciò che accade nelle singole realtà territoriali.

Terzo: lei definisce fantomatica la criticità politica. Non mi pare che la squadra sia la stessa di quando ha cominciato a giocare. Qualcosa vorrà pur dire in un arco di appena due anni...

Quarto: per chi occupa ruoli pubblici, non fare marchette è il minimo sindacale. Ma quando si parla di clan e privilegi si dovrebbe essere più precisi, citando nomi, cognomi e circostanze. Altrimenti è pura propaganda, la stessa che si potrebbe fare dicendo che altri clan e altri privilegi si sono sostituiti ai precedenti.

Al netto di tutto, esiste la certezza che i fatti imporranno la loro inappellabile
verità. Il tempo è galantuomo e ci dirà. Con ricambiata cordialità. Luigi Leone