
Se non fosse per quel fallo da rigore subìto da Calaiò nella ripresa da parte di Bacinovic, spot stesso dell'irregolarità sanzionabile con il penalty, ma che purtroppo l'unico a non vedere in tutto l'impianto abruzzese è stato proprio il signo Baracani di Firenze, uno dei più autorevoli e ispirati fischietti della categoria.
Peccato perché, al di là di come sarebbe potuta finire (mancavano ancora più di 20 minuti) l'occasione si presentava ghiotta e ora saremmo a forse a parlare di uno Spezia primo in classifica, sebbene in folta compagnia. E saremmo sicuramente a parlare di Spezia cinico, pratico, realista più del re e quadrato quanto basta per ambire al primato.
Meglio smarcare subito l'episodio, che tra l'altro ha lasciato sulla caviglia di Calaiò il brutto ricordino di una sospetta distorsione, e guardare avanti per Bjelica e i suoi ragazzi. Il punto parla comunque di continuità (quinto risultato utile di fila) e di una difesa che ha subìto un solo gol nelle ultime quattro gare. Il condominio della vetta è a soli due punti e domenica al Picco arriva la Ternana. Spezia chiamato a concentrarsi immediatamente sul pezzo.
IL COMMENTO
La Costituzione, Salis in Lottomatica e la politica di cui non puoi fidarti
Ti ricordi Bilancia? 17 omicidi in sette mesi di terrore