sport

I ciociari segnano due reti in due minuti
1 minuto e 41 secondi di lettura
La Sampdoria esce sconfitta da Frosinone(2-0) denotando i limiti soprattutto caratteriali di una squadra che ha ottimi valori tecnici da centrocampo in avanti ma ha una difesa fragile ed appare incapace di reagire agli schiaffi subiti.

Zenga sceglie a sorpresa Cassano titolare e lascia a sorpresa( e a casa sua) in panchina Palombo. La prima di Fantantonio è tutto sommato buona : il barese illumina con le sue giocate gli attacchi di Eder, Soriano e Muriel ed è proprio del colombiano la migliore occasione con un palo clamoroso colto con un rasoterra a Leali ormai battuto. Dopo una buona mezz’ora iniziale, però, la Samp si spegne e il Frosinone inizia la sua partita di lotta e di governo: palle buttate in area, fisicità e concretezza. Non che Viviano debba sporcarsi troppo i guantoni ma non succederà neppure nel secondo tempo perché , purtroppo, dovrà racccogliere due palloni alle proprie spalle.

La ripresa ha un avvio da incubo: con Cassano sempre geniale palla al piede ma in debito d’ossigeno, subito Dionisi, di testa si divora il vantaggio. Gol rimandato non di molto : su un calcio d’angolo arrivato per la pigrizia di Muriel nel contrastare un avversario, Paganini  di testa infila Viviano. Esplode il Matusa e il pubblico ciociaro non crede ai propri occhi quando, un minuto dopo, i centrali doriani, messi malissimo vengono infilati da un lancio per Dionisi che con un comodo pallonetto fa 2-0.

Zenga non lascia, ma raddoppia inserendo anche Correa per Ivan e tenendo in campo Cassano. Ma la Sampdoria costruisce poco o nulla: non rischia altro, è vero ma a Frosinone una squadra che si presenta con una serie di bocche da fuoco come quelle in campo nel finale deve almeno costruire qualcosa.

Faranno discutere le scelte tattiche di Zenga, sempre nel mirino di una parte di tifosi, ma ci sono difetti endemici di questa squadra: difesa troppo spesso presa d'infilata, poca capacità di reazione e fragilità in trasferta.