
“Ho chiesto al Ministro se non ritenesse che i progetti presentati potessero snaturare il porto ‘rifugio’ della cittadina rivierasca, trasformandola nell’ennesima marina senz’anima – spiega il deputato – invece mi è stata riproposta per intero tutta la procedura che ci ha portato fino qua, ribadendo che a decidere sarà la Soprintendenza una volta visionato il progetto definitivo. Mi aspettavo un atto di indirizzo politico”.
Fronte compatto, comunque, contro il progetto di ampliamento: “Il porto di Santa Margherita va salvaguardato da nuove colate di cemento come accaduto ad altri porticcioli liguri – aggiunge Quaranta – invece, ancora una volta, di fronte alla richiesta di associazioni e cittadini che chiedono maggiore tutela per un bene pubblico, il Governo se ne lava le mani, risponde con inutili tecnicismi che rimbalzano le responsabilità a uffici territoriali, senza dare nessuna indicazione di merito”.
IL COMMENTO
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