
Presentato oggi al Festival della Scienza di Genova, è un braccialetto tecnologico che in pochi grammi di gomma termoplastica riciclabile permette di portare al polso le informazioni di prima necessità e il nostro stato di salute per poi visualizzarle all’occorrenza sul display dello smartphone di un soccorritore o un familiare. Dall’indirizzo di casa al recapito della babysitter, dai farmaci per il diabete alle istruzioni su intolleranze alimentari e allergie, è l’utente che decide cosa memorizzare e a chi renderlo visibile.
Basta registrarsi su un cloud privato creando in pochi click un account in cui memorizzare in modo protetto le informazioni sulla propria condizione personale e sanitaria (anagrafica, fotografia, gruppo sanguigno, allergie, intolleranze, patologie mediche, dieta, condizione di salute, medico curante, contatti di emergenza etc). Si avvicina il braccialetto a uno smartphone o a un tablet dotato di tecnologia NFC (near field communication) – la stessa usata per il bancomat e attivabile tra le impostazioni di connessione – e viene visualizzato il profilo dati completo per gestire la situazione. L’utente può scegliere quali informazioni rendere pubbliche e a chi (la maestra, il coniuge, il medico, la baby sitter, un amico), nel massimo rispetto della privacy, e può aggiornarle nel tempo via mobile o pc .
AMYKO è stato sviluppato da Wecare, una start-up che ha gia chiuso una partnership collaborativa con una multinazionale del mobile e che nelle prossime settimane darà il via alla commercializzazione online. I fondatori sono il genovese Filippo Scorza, bioingenere e industrial design di Genova, e Riccardo Zanini, imprenditore della mobilità sostenibile di Iseo.
IL COMMENTO
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