
Ma le dimissioni assumono i contorni del giallo. La lettera, consegnata nelle scorse ore al sindaco Alberto Biancheri, porta infatti la data del 4 aprile scorso. La missiva, quindi, è stata scritta nel pieno dell'attività investigativa della Guardia di Finanza, ma molto prima del blitz che le fiamme gialle hanno compiuto in Comune la settimana scorsa. Perché questo?
Il sindaco e il segretario generale del Comune hanno provato inutilmente a convincere Bergonzi, descritto come dirigente di specchiata onestà, a ritirare le dimissioni. Così il sindaco soltanto poche ore fa ai microfoni di Roberto Basso: "Abbiamo avuto un colloquio. Aspettiamo qualche giorno per capire meglio la situazione. In questo momento c'è un po' di nervosismo che può essere anche capito".
Bergonzi, che era anche a capo di Attività Produttive, Turismo, Cultura e di parte del settore tecnico, potrebbe aver deciso di dimettersi per l'impatto mediatico avuta dall'inchiesta o per evitare di trovarsi costretto a promuovere l'azione disciplinare nei confronti di quei dipendenti coinvolti. Dai colleghi del Comune di Sanremo sono arrivati attestati di stima e riconoscimenti per la profonda professionalità di Bergonzi.
In seguito la vicenda è stata chiarita. Qui la precisazione.
IL COMMENTO
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