cronaca

"Che emozione"
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"Quando il Santo Padre mi ha stretto la mano e sorriso mostrandomi il pollice in segno di approvazione ho provato un'emozione unica, come non mi era mai capitato prima anche nei più grandi teatri del mondo". E' emozionata Irene Cerboncini, soprano genovese che oggi si è esibita per Papa Francesco in Vaticano insieme agli allievi dell'orchestra del conservatorio di Genova. L'occasione è stata l'udienza privata dell'Ucid, Unione cristiana Imprenditori dirigenti, nella sala Nervi.


Cerboncini ha cantato l''Ave Maria' da Otello di Giuseppe Verdi e la canzone argentina &ldquoLuca Tucumana&rdquo di Atuhualpa Yupanqui, scelta in omaggio al Papa. I musicisti del conservatorio Niccolò Paganini, diretti da Giovanni Porcile, hanno proposto i brani 'Danze popolari rumene' di Bela Bartok e 'Aus Holberg'S Zeit' di Edward Grieg. "Vedere da vicino Papa Francesco è stata un'emozione unica &ndash sottolinea ancora la soprano -. Così come le sue parole in difesa del lavoro e delle lavoratrici e il sottolineare agli imprenditori che i lavoro è un'occasione per dare dignità alle persone".