
"Abbiamo portato all'esame del giudice degli elementi in base ai quali ha ritenuto che obiettivamente non ci fossero più quelle esigenze cautelari che avevano portato alla sospensione dal servizio", spiega a Primocanale Marco Andracco, avvocato della Marchi. "Contiamo adesso di essere risentiti dal pm. Chiederemo che nei nostri confonti non si poceda. Aspettiamo l'esito con fiducia".
Il legale spiega che la sua assistita potrebbe essere stata coinvolta ingiustamente nell'inchiesta, in quanto non ha un proprio ufficio in Comune e spesso, per l'incarico che ricopre, si trova n servizio in giro per la città. "La dottoressa Marchi non ha un ufficio a Palazzo Bellevue e quindi raramente timbrava il cartellino qui, quando, per ragioni di servizio, doveva parlare con l'assessore o depositare della documentazione. Per il resto, timbrava al museo e alla biblioteca. Poi ci sono delle attività in altre sedi e in questi momenti non era stata rintracciata. Ha dimostrato documentalmente con foto e articoli di giornali dov'era e quindi dimostrare che stava lavorando".
IL COMMENTO
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