
Una parola di conforto, una bottiglietta d'acqua o nuove informazioni sulle condizioni del proprio caro dall'altra parte della sala d'aspetto. Saranno 80 i 'facilitatori' che, dalla fine di maggio, aiuteranno i pazienti e i loro famigliari nei pronto soccorso della Liguria. Così la Regione ha deciso di strutturare quello che da tempo si stava sviluppando tra le varie aziende sanitari liguri: personale formato all'accoglienza, alle varie tecniche di de-escalation e alla comunicazione, in modo da prevenire la deriva violenta delle interazioni tra pubblico e personale sanitario che ancora troppo spesso si vede all'interno degli ospedali. Le aggressioni a medici, infermieri e oss continuano ad aumentare di anno in anno, tanto che dall'inizio del 2025, solo nei pronto soccorso genovesi, gli episodi violenti sono stati almeno 110.
L'obbiettivo è accogliere ma anche supportare medici e infermieri
I facilitatori accoglieranno pazienti e famigliari all'interno dei pronto soccorso liguri dalle 9 alle 21. Hanno preso il via oggi, lunedì 14 aprile, i corsi di formazione dedicati a personale delle ASL e volontari che assumeranno, entro la fine di maggio, il ruolo di 'facilitatori', che da maggio saranno chiaramente identificabili all’interno degli ospedali con una pettorina con la scritta “Chiedi a me".
L’obiettivo è anche quello di supportare il lavoro di medici e personale sanitario che si trovano spesso a gestire numerose richieste di informazioni da parte di pazienti e/o familiari. I 'facilitatori' sono figure professionali che svolgono supporto, a vario titolo, nei Pronto soccorso della Liguria (personale sanitario, Oss, hostess/steward, volontari).
“Da oggi partirà il corso per il personale che entro fine maggio fornirà assistenza nei Pronto Soccorso liguri ai familiari delle persone ricoverate tutti i giorni dalle ore 9 alle 21 - spiega l’assessore alla Sanità della Regione Liguria -. Sarà un servizio di assistenza ma servirà anche per dare una parola di conforto e per fare da tramite ai bisogni del proprio caro che si trova all’interno dell’ospedale. In questo modo vogliamo anche prevenire tutte quelle situazioni che potrebbero sfociare, magari in situazioni di particolare stress emotivo in un’aggressione verbale o addirittura, nel peggiore dei casi, fisica.
Da oggi quindi formeremo persone scelte nell’ambito delle singole direzioni, educatori professionali, personale infermieristico, volontari che avranno un’adeguata formazione anche psicologica per poter affrontare situazioni che possono essere di stress emotivo”.
Oggi la prima videoconferenza per tutti gli operatori
Nella giornata di oggi si è svolta la prima videoconferenza per tutti gli operatori; le prossime in programma sono, in presenza, il 7 maggio presso l’aula didattica della sede di ASL3 a Genova Quarto per il personale afferente agli ospedali San Martino, Gaslini, Villa Scassi, Galliera, Evangelico; presso l’ospedale a Rapallo (sala auditorium) per il personale di ASL 4 e 5 e il 15 maggio, presso l’ospedale Santa Corona di Pietra Ligure, per il personale di ASL1 e 2.
Oggetto della formazione saranno i temi dell’accoglienza in Pronto Soccorso, i bisogni dell’Utenza (pazienti e familiari), e degli Operatori Sanitari e la comunicazione. Gli obiettivi sono quelli di definire e analizzare le competenze e le responsabilità del “facilitatore”, rafforzarne il significato, la funzione del proprio ruolo e il senso di appartenenza, sviluppare la professionalità e l’efficienza per il miglioramento del servizio offerto anche in relazione all’organizzazione interna.
Ps Tracker, oltre 40mila consultazioni dal suo avvio a novembre
Oggi, sempre per quanto riguarda il servizio di assistenza nei Pronto Soccorso liguri, è stato fatto il punto anche su Ps Tracker, il sistema di Liguria Digitale che ti permette di seguire in tempo reale il percorso di un familiare o un amico per tutta la durata della sua permanenza in pronto soccorso: “Dopo il successo di PS Tracker, Regione Liguria vara un altro servizio che va nella direzione di aiutare i cittadini in quei momenti di smarrimento che possono seguire all’arrivo in un Pronto Soccorso”, commenta Enrico Castanini, Direttore Generale di Liguria Digitale e Commissario per l’innovazione e la transizione digitale della Regione Liguria. “Proprio con PS Tracker, che si è dimostrato di grandissima utilità e ha ricevuto riscontri positivi sia da chi lo ha utilizzato – permettendo a chi stava a casa di avere aggiornamenti costanti sul proprio caro ricoverato – sia dagli operatori, potendo così concentrarsi maggiormente sul proprio lavoro, abbiamo visto che ogni iniziativa che punta a informare i cittadini ha ricadute immediate sull’operatività del PS e sulla tranquillità dei pazienti. In attesa del prossimo allargamento di PS Tracker a tutta la Liguria ben venga ogni iniziativa che trasformi i Pronto Soccorso in un luogo meno distante”.
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IL COMMENTO
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