
La Regione, con questo provvedimento, "aveva aumentato di sei volte il numero dei comuni in cui praticare la caccia in deroga agli storni: dal 13% a circa l'80% del totale, con diffusione e copertura massima nell'entroterra. E aveva individuato in circa 11mila i capi da abbattere, per gli oltre 3mila cacciatori liguri autorizzati", prosegue De Ferrari.
Il 29 ottobre il Tar ha sospeso di fattola delibera dopo i ricorsi presentati da Enpa, Lega Abolizione Caccia-Lac e Lav. "Giusto il tempo di apprendere la notizia, e l'assessore Mai ha preparato una nuova delibera, da presentare già nella prima giunta utile di questa settimana, per far ripartire la stagione aviovenatoria. Un'altra volta le istituzioni dimostrano il completo disinteresse per le buone (e sono tante) direttive ambientali europee, per il rispetto dell'ambiente e della Natura e, non in ultimo, per i soldi dei cittadini che andranno sprecati in ulteriori ricorsi giudiziari", ha concluso De Ferrari.
IL COMMENTO
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