cronaca

Tra fine anno e la prossima primavera i due lotti di lavori sulle sponde
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Il Parmignola, un canale che attraversa due regioni, altrettante province e tre comuni, al confine tra Liguria e Toscana, e che negli ultimi anni è stato protagonista di numerosissime esondazioni dovute al maltempo (l'ultima, gravissima, esattamente un anno fa), è stato oggetto questa mattina di un sopralluogo da parte della Regione Liguria e delle istituzioni locali, amministrazione comunale di Sarzana in testa, che giusto nei giorni scorsi ha chiesto ufficialmente un risarcimento danni alle ditte che operarono i lavori sul canale una ventina d'anni fa.

Ora, a 365 giorni dall'ultima esondazione, un anno di di rimpalli tra Provincia, Regione e Comune, conditi da un sostanziale quanto inevitabile immobilismo finanziario e progettuale, sembra arrivato il momento dell'avvìo di un processo di messa in sicurezza spasmodicamente atteso da chi risiede nelle zone attraversate dal canale.

"Sarzana si propone come capofila - spiega l'assessore ai lavori pubblici del comune di Sarzana Massimo Baudone - per mettere in sicurezza un corso d'acqua che nel tempo ha creato tanti problemi e danni. Oggi siamo a un punto avanzato: entro l'anno aggiudicheremo i lavori per la sponda del tratto focivo che va dal ponte al mare. L'appalto dovrà farlo la Regione, tramite il proprio Sportello Unico dedicato. Abbiamo tuttavia  come amministrazione comunale condiviso con loro tutto un percorso in quest'ultimo anno e mezzo e siamo arrivati finalmente a scivere l'inizio della parola fine: questa è già una bella notizia".

"Sulla parte del Parmignola interessata dal crollo dello scorso anno - aggiunge Baudone - ci siamo fatti carico di operare uno studio generale sul tratto che va dal confine con il comune di Ortonovo alla foce, per capire come occorra intervenire. Si tratta di un'indagine, attraverso rilievi di natura soprattutto idraulica, i cui esiti ci consegneranno nei prossimi giorni e che ci consentirà (sempre assieme alla Regione, di redarre un progetto definitivo ed arrivare entro la prossima primavera all'aggiudicazione dei lavori di messa in sicurezza".

E sui possibili rischi che la richiesta danni possa allungare i tempi della vicenda l'assessore Baudone taglia corto: "Non credo proprio. Si tratta di un atto dovuto, conseguente ad una situazione della quale siamo venuti a conoscenza in questi due anni: è cominciato un iter, che ora proseguirà probabilmente per via legali nell'accertamento di eventuali responsabilità, che dovrebbe però poter consentire alla Regione di liberare risorse, che ci sono, da utilizzare per la sistemazione delle sponde del canale".