economia

Manganaro: "Servono subito 5 milioni a salvaguardia del reddito"
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"Rispettate l'accordo programma 2005. In Consiglio Regionale ci hanno fatto parlare, perché qui no?". Riprende vigore la protesta dei lavoratori Ilva, oggi in presidio durante il Consiglio comunale di Genova. Urla dagli spalti che hanno costretto il presidente Giorgio Guerello a sospendere i lavori per la conferenza dei capigruppo.

Bruno Manganaro, segretario generale Fiom-Cgil Genova, ha ripetuto che "l'accordo del 2005 va rispettato, il Comune deve chiederlo a Governo e azienda. La zincatura e la banda stagnata a Cornigliano c'erano già nell'accordo, non c'è nulla di nuovo oggi. Non si può giocare a monopoli con le aree Ilva di Genova". Ma servono subito interventi a salvaguardia del reddito: "Da gennaio 2016 i lavoratori Ilva di Cornigliano rischiano di pagare pegno per l'ennesima volta. Il primo problema sono i soldi, ci vogliono 5 milioni".

Il sindaco Doria dice "no a soluzioni spezzatino per Ilva, il nuovo piano industriale deve rilanciare il gruppo in modo integrato compresi i reparti a caldo di Taranto. La dichiarazione di intenti per Cornigliano con la conferma della zincatura e la banda stagnata non ci basta. Servono i fatti".

"Il Governo Renzi deve trovare una soluzione complessiva alla crisi che il gruppo Ilva sta attraversando - ha detto ancora il sindaco - una realtà industriale essenziale del nostro Paese".