
Durante la trasmissione “Cinque”, Hussein ribalta il concetto: “Al sindaco abbiamo chiesto di individuare un’area dove sia possibile costruire una grande moschea della città. Se arrivasse una risposta ci sarebbe una mobilitazione, partirebbe la raccolta dei finanziamenti”.
“Sarebbe un patrimionio non solo per tutta la comunità musulmana – aggiunge l’imam – ma per la città di Genova”.
Insomma si riapre il dibattito nella città divisa tra chi sostiene che la moschea sarebbe anche un punto di riferimento dove sarebbe più facile controllare le presenze sospette della comunità islamica e chi invece sostiene che le priorità devono essere altre e che, comunque, non spetta al Comune favorire, e tanto meno finanziare, i luoghi di culto: La consigliera regionale leghista Pucciarelli su questo fronte è dura: “Anche tra i musulmani moderati non abbiamo visto una reazione netta di condanna agli attentati di Parigi – ha detto durante la trasmissione di Primocanale – c’è stata una partecipazione flebile alle manifestazioni contro il terrorismo, mi sarei aspettata un comportamento diverso”.
I progetti di una nuova moschea non interessano soltanto Genova. Anche la comunità musulmana del Tigullio sta cercando un’area. Si è parlato di Sestri Levante. Il sindaco Valentina Ghio ha escluso una trattativa in corso: “Non c’è niente, non ci sono richieste, tanto meno che possano interessare edifici pubblici”. Ma il consigliere di minoranza Marco Conti non è convinto: “Sappiamo che ci sono state promesse fatte da questa giunta alla comunità islamica. Potrebbero riguardare aree private, ma il Comune non deve fare l’agente immobiliare per i luoghi di culto. Non si fa per la Chiesa Cattolica, non si deve fare per gli islamici”.
IL COMMENTO
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